Repertorio Oli di Basilicata

La Basilicata è una regione più che mai protesa verso la valorizzazione delle sue risorse ambientali, agricole e naturalistiche. Sul territorio in gran parte collinare e montuoso, viene praticata una agricoltura poco intensiva. La bassa densità di popolazione che vi insiste, la quasi assenza di elementi di perturbazione ambientale, ne fanno storicamente un polmone verde che abbiamo il dovere di conservare e difendere.

L’olivicoltura rappresenta una parte importante del nostro patrimonio agricolo e gastronomico, con i suoi circa 29mila ettari investiti ed equamente divisi tra le due province di Matera e Potenza. Impressionano poi le tendenze evolutive del comparto olivicolo, caratterizzato da un notevole impulso all’innovazione, testimoniato dai nuovi impianti altamente razionali, dalla riscoperta di vecchie cultivar autoctone, dall’innovazione tecnologica dei frantoi e dal risanamento di quelli tradizionali, dalle razionali tecniche di raccolta e di lavorazione delle olive.

Il gran numero di ditte inserite in questo Repertorio sono il risultato dell’attività del premio Olivarum, che può essere considerato il manifesto della nuova olivicoltura lucana. Sono descritte aziende di ogni parte della regione, segno che i funzionari regionali e i tecnici impegnati nel Progetto per il Miglioramento della Qualità dell’Olio hanno monitorato il territorio e assicurato le migliori informazioni alle aziende agricole olivicole. Con questa pubblicazione si vuole ulteriormente valorizzare la qualità dei prodotti agricoli regionali, con capofila l’olio extravergine di oliva, non più relegato ad una funzione comprimaria ma di primo piano nella scena nazionale.

Filippo Bubbico
Presidente della Regione Basilicata

 

Parlare di olio extravergine in una regione altamente vocata come la Basilicata significa rappresentare parte della storia del territorio, della cultura e delle tradizioni contadine, della difesa del suolo e dello sviluppo dell’agricoltura. Nel Sud Italia la coltura dell’olivo è molto presente e la Basilicata in questo si distingue ulteriormente. Qui l’olio di oliva è un prodotto altamente simbolico e straordinario con una storia profonda e radicata.

Infatti, l’olivo in terra lucana era già coltivato nell’antichità come risulta dagli scavi condotti nel Metapontino, cuore Magna Grecia. I reperti archeologici di fattorie, sementi, aratri e altri oggetti testimoniano la grande tradizione agricola dell’area, documentata, tra l’altro, nelle straordinarie tavole di Heraclea e raffigurata su monete e vasellame risalente a epoche pre-cristiane. A tale proposito voglio richiamare l’attenzione sull’immagine della copertina di questa pubblicazione che riporta l’effige della dea Atena su un antico vaso ritrovato nel Metapontino.

Nei secoli a venire la coltivazione della preziosa pianta si è sviluppata integrandosi con il territorio e divenendo un’autentica risorsa economica per le nostre popolazioni.

Oggi possiamo dire che il comparto in Basilicata è ampiamente sviluppato. La coltura dell’olivo è praticata in maniera specializzata sia nel Materano, dove tra le varietà autoctone spiccano la Maiatica e l’Ogliarola del Bradano, sia nel Potentino dove prevale l’Ogliarola del Vulture. Il comparto-olivicolo oleario è, quindi, uno dei più competitivi e all’avanguardia nel settore primario regionale. La superficie coltivata è passata dai 23mila ettari degli anni ottanta, ai 29mila di oggi con circa 40mila aziende per lo più di piccole dimensioni. Sono 5milioni le piante presenti e circa 180 i frantoi annualmente impegnati nelle campagne di molitura, tra i quali vi sono strutture tecnologicamente avanzate. La produzione media annua di olio è attestata sulle 13mila tonnellate pari al 2,5% della produzione nazionale ciò porta la nostra regione ad essere l’ottava produttrice di olio in Italia con una produzione lorda vendibile di circa 60 milioni di euro.

Il Dipartimento Agricoltura dal 1997 primo anno di applicazione del Programma regionale Olio-qualità lavora in stretto contatto con le Organizzazioni dei produttori. Tale proficuo rapporto ha portato alla istituzione del Consorzio olivicolo lucano. Attraverso detta collaborazione è stato possibile diffondere la cultura dell’olio di qualità, nuova professionalità tra gli i produttori, assistenza tecnica specialistica alle aziende, oltreché promuovere incisive azioni di marketing per far commercializzare gli oli extravergini sui mercati nazionali ed esteri. Un impegno per l’immediato futuro è rivolto all’ottenimento di certificazioni e dei marchi di denominazione di origine protetta. In tale contesto si inserisce il Premio annuale Olivarum, che è oramai un mezzo per promuovere il settore, avvicinare le istituzioni agli operatori, discutere ed informare i produttori sulle nuove tecniche e sulle strategie dei mercati affinché le nostre imprese colgano le numerose opportunità di crescita offerte dai nuovi scenari.

Il presente repertorio degli oli extravergini lucani, concretizzato in occasione della quinta edizione di Olivarum, vuole rappresentare un compendio di quanto svolto negli scorsi anni. Infatti, è proprio grazie a questo Concorso che è stato possibile censire le aziende che, in Basilicata, producono ed imbottigliano. Abbiamo così potuto realizzare un prezioso strumento divulgativo teso a far conoscere a chi opera nel settore le principali e qualificate aziende lucane che producono gli oli extravergini. In tal senso riteniamo fondamentale il segmento della promozione ossia dell’applicazione di quelle strategie di marketing dirette a rendere noto il prodotto investendo nell’immagine e nella realizzazione di azioni di contatto tra produttori e operatori commerciali.

Il comparto oleicolo-oleario è, inoltre, trainante per l’agroalimentare e l’enogastronomia pertanto il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale sta mettendo in atto politiche di coesione tese a realizzare quella massa critica necessaria a conquistare posizioni e fette di mercato. Spetta agli imprenditori impiegare al meglio le occasioni contenute nella programmazione regionale per associarsi e perfezionare tutti gli anelli di cui la filiera produttiva necessita.

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