L’assemblea ordinaria dei soci di Acquedotto Lucano questa mattina ha approvato all’unanimità il bilancio 2009.
All’assemblea hanno partecipato il Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo e i sindaci in rappresentanza di circa l’80% del capitale sociale di AL.
L’utile di esercizio 2009 è pari ad 213.454 euro. Un dato importante soprattutto alla luce del fatto che questo è il secondo anno consecutivo che il bilancio si chiude in attivo. Il dato, infatti, conferma da un lato la bontà delle scelte operate a suo tempo dal legislatore regionale, dall’altro la capacità di quanti sono chiamati a gestire in Basilicata il servizio idrico integrato.
Da sottolineare l’incremento dei ricavi, passati in 12 mesi da 50 a 52 milioni di euro ma anche il dato di forza della Società: Acquedotto Lucano si conferma una delle principali stazioni appaltanti, in tutto il Mezzogiorno, con circa 330 milioni di euro di lavori appaltati e l’equivalente di 50mila giornate/uomo lavorative se si calcola la manodopera in misura del 25% dell’importo dei lavori, negli ultimi 18 mesi di gestione.
Nel corso del 2009, inoltre, c’è stata un sensibile riduzione del consumo di energia elettrica che, rispetto al 2008 ha subìto un calo di oltre il 10%. Su questo fronte AL sta lavorando insieme alla Sel ad una serie di importanti progetti per il risparmio energetico della Società.
Di notevole importanza è l’intesa sottoscritta a marzo scorso, con Acquedotto Pugliese grazie alla quale è stato possibile riportare in Basilicata la gestione degli impianti di potabilizzazione di Montalbano Jonico e quello di Camastra dove oggi si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci di AL. L’impatto economico positivo dell’intesa si riscontrerà sul bilancio 2010 ma è chiaro che sul piano squisitamente gestionale, il trasferimento di questi impianti permetterà da subito di ottimizzare i processi produttivi in funzione delle reali esigenze degli utenti lucani.
