(ACR) Ater, Rosa e Pici: razionalizzare la gestione

Interrogazione dei consiglieri del Pdl per “sollecitare la Giunta regionale ad un immediato intervento nei confronti dell’Ater affinché adempia agli obblighi previsti dalla legge con la pubblicazione dei bandi”

“Si dice che gli italiani siano un popolo di proprietari di case, che il mattone sia sempre stato il primo investimento ed il preferito, ma non è sempre così. Il diritto ad avere un’abitazione, a vivere dignitosamente in un alloggio dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, ma nella realtà non è così”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa e Mariano Pici.

“Il disagio abitativo – continuano – colpisce anche coloro i quali usufruiscono della edilizia pubblica, le famose ex ‘case popolari’, problema questo, che è stato sollevato da alcuni cittadini, arrivando anche alla ribalta della cronaca giornalistica. La legge regionale n. 24 del 2007, prevede, all’articolo 20, che l’ente gestore, ossia l’Ater, d’intesa con i Comuni rediga periodicamente un piano di mobilità per eliminare le condizioni di sovraffollamento e di disagio abitativo, rimuovendo anche eventuali problemi sociali. Questo con eventuali cambi degli alloggi o accorpamenti e scissioni, il tutto dopo una procedura di evidenza pubblica che prevede la pubblicazione di una graduatoria degli alloggi ed una degli aventi diritto. La normativa regionale è chiara nell’obbligo di procedere alla programmazione della mobilità abitativa ogni quattro anni. Ma se non si passa ai fatti – sottolineano Rosa e Pici -la legge diventa una paginetta scritta e vacua, sintomatica di un atteggiamento che, in Basilicata, diventa una consuetudine, specie, quando è la ‘cosa pubblica’ a doversi prendere gli oneri e fare il proprio dovere”.

“Resta il fatto che i disagi abitativi continuano e l’Ater non pubblica alcun bando. Quindi – aggiungono Rosa e Pici – sempre in virtù delle disposizioni previste dalla normativa regionale, la quale stabilisce che la Giunta regionale esercita le funzioni di promozione e coordinamento sugli enti e soggetti operanti nel settore dell’edilizia pubblica e, soprattutto, ‘verifica l’attuazione dei piani previsti in esecuzione dei programmi di edilizia residenziale pubblica’, abbiamo sollecitato ufficialmente l’Esecutivo regionale, con un’interrogazione, ad un immediato intervento nei confronti dell’Ater per adempiere agli obblighi previsti dalla Legge con la pubblicazione dei bandi. Chiediamo, anche, all’Assessore competente – proseguono Rosa e Pici – quale siano i motivi di questo ritardo che, a nostro parere, rappresenta un episodio grave di trascuratezza e sciatteria da parte di un ente sub regionale, sia perchè ignora un obbligo normativo, sia perchè l’Ater è stato istituito appositamente per razionalizzare e rendere efficiente la gestione della edilizia pubblica. Si sta assistendo – concludono – all’ennesimo caso di un carrozzone sub regionale, ottimo per piazzare ‘inquilini con tessere’ nei posti apicali, inefficiente nel ruolo delineato dal legislatore”.

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