“La vittoria di Vendola alle primarie in Puglia, non è una questione territoriale legata sola a quella Regione”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Federazione di Centro – Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica.
“Infatti, è inequivocabile e chiaro – sostiene Mollica – il segnale della sconfitta di una linea politica portata avanti dai vertici del Pd in quanto non vi può essere un accordo tra la sinistra, a volte anche radicale, e il moderatismo ed il cattolicesimo dell’Udc. L’elettorato moderato – prosegue Mollica – nulla ha a che fare con i programmi messi in campo dai comunisti ed è innaturale una unione tra l’Udc ed un’aggregazione così variegata e multiforme come quella del centro-sinistra in Basilicata. Se a questo – aggiunge Mollica – si aggiungono le dichiarazioni rilasciate dall’Idv contrarie al fatto che l’Udc possa ritrovarsi all’interno del Governo, e quelli della Sinistra che vedono il Centro come un’entità non identificata alla quale sono contrari, si capisce bene che non sarà una legislatura nella quale i problemi della gente saranno al centro dell’agenda politica, ma vi saranno perdite di tempo che riguarderanno solo questioni di posizionamento e di ricerca del potere”.
“Non so con quali motivazioni, ma è certamente strano – continua Mollica – che l’Udc si allea in Basilicata con il centrosinistra, mentre in Campania, in Calabria e adesso anche in Puglia, va con il centrodestra. Meglio sarebbe stato – conclude Mollica – per il partito di Casini, così come per altri partiti, ricercare le ragioni politico – programmatiche che li unisce in una corsa da terzo polo che pure era nell’aria ma che, invece, la vittoria del neo –segretario del Partito democratico, Roberto Speranza, ha troncato sul nascere; questo perché i partiti di questa regione risentono della influenza esterna di chi governa i processi non solo nel proprio partito, ma anche in quello degli altri”.