(ACR) ROSA E MODRONE: PDL BOCCIATO COME NOMENCLATURA REGIONALE

“Con la recente sconfitta a Matera si è chiuso un ciclo per il Popolo della Libertà, un ciclo che si è rilevato amaro dopo le recenti sconfitte alle provinciali del 2009, alle comunali di Potenza ed il risultato delle recenti regionali dove a stento siamo arrivati al 19 per cento”. E’ la dichiarazione congiunta del neo consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa e di Luigi Modrone.

“Il giorno dopo semmai – continuano – qualche piccolo commento, qualche sfogo di chi non è stato eletto, la personale soddisfazione di chi ha ottenuto il ruolo istituzionale, semmai qualche piccola scaramuccia, ma niente di più. Rimane tutto fermo, immutato come se non fosse successo nulla. Sarà che il ‘dna doroteo’ di qualche attuale dirigente ha pervaso troppo il Pdl lucano, assieme all’assurda prassi di lasciar scorrere il tempo senza affrontare le problematiche aspettando che si invischi nella melassa del ‘vogliamoci bene”’ Nè servono atteggiamenti di qualche gattopardo locale, che si faccia finta di cambiare ogni cosa, affinché tutto resti immutato, semmai dando qualche contentino, qualche ruolo di facciata, un posto in qualche fantomatico organigramma privo di reale valore politico. Senza addentrarci troppo nell’analisi politica, che da dirigenti politici seri siamo convinti che vada fatta nelle sede opportune, guardiamo solo qualche dato elettorale: 2008 Comune di Potenza 12,60 per cento, provincia di Matera 21,32 per cento, Provincia di Potenza 18,53 per cento, 2010 Regione Basilicata 19,43 per cento e 12,39 per cento al Comune di Matera. Un secco 5 a zero a favore del centrosinistra e sembrano lontani i tempi delle politiche 2008 con il 36,79 per cento alla Camera ed il 36,49 per cento al Senato. Non vorrei – dice Rosa – che qualche nostro ‘stratega’ se ne sia dimenticato. Questo dimostra che l’elettorato lucano premia il Pdl come forza di Governo nazionale, ma lo boccia come nomenclatura regionale, che si riesce ad intercettare l’opinione pubblica su grandi temi nazionali, ma la si perde, quando assiste a nostre inutili e dannose diatribe interne, che è pronta a premiare le novità in lista, mentre boccia chi ha avuto ruoli politici nel passato”.

“Eppure conosciamo bene – affermano Rosa e Modrone – chi ha delineato e condotto la strategia politica in tutto questo periodo, come conosciamo bene chi ha avuto la responsabilità di organizzare il partito nell’ultimo anno. A tutto ciò aggiungiamo anche qualche “grave” scorrettezza non solo politica commessa per disturbare qualche candidatura forse ritenuta inopportuna, arrivando addirittura ad inventarsi candidature notturne nell’ultimo giorno disponibile. Oggi, non possono esistere alibi. Un ciclo si è chiuso, male, dobbiamo guardare avanti, ma certamente è necessario che chi ha “detenuto” il timone cambi. Sarebbe sciocco pensare che chi politicamente ha fallito continui ad indicare la rotta per il futuro. Chiediamo chiaramente un dibattito interno ma anche le opportune e non procrastinabili modifiche, che ci conducano a ripensare il partito e le sue strategie, a valorizzare i dirigenti locali, a far crescere quella futura partendo dalla giovanile, a creare un nuovo patto con i cittadini, le forze produttive e il mondo dell’associazionismo. Offriamo, come abbiamo sempre fatto – concludono Rosa e Modrone – la nostra personale disponibilità, ma anche di quei tanti amici che hanno reso meno pesante la sconfitta. Sia chiaro che i simpatizzanti, i militanti, tanti dirigenti aspettano una rivoluzione politica ed organizzativa, non deludiamoli. Sia chiaro che non saremo solo qui a guardare in silenzio, nel caso in cui nulla si muova”.

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