La mancata nomina del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, all'ordine del giorno della seduta di oggi del Consiglio regionale, è un grave segnale di sottovalutazione di tematiche civili come quella dei diritti dell'infanzia che non fa certamente concludere nel migliore dei modi, come invece avrei voluto, questa legislatura regionale”. E' il commento del consigliere Adeltina Salierno (Pd) la quale sottolinea che “dopo il lavoro nella commissione competente per l'esame delle candidature, tutte autorevoli e comunque di spessore, che si è trascinato per un paio di mesi, non c'era alcun motivo per non procedere ad una nomina che avrebbe consentito l'avvio operativo di un organismo sul quale si erano legittimamente create numerose aspettative. Evidentemente è anche questo un esempio di una scarsa sensibilità soprattutto da parte dei colleghi che invece hanno dimostrato ben altro interesse, in passato, per nomine in enti strumentali o di sottogoverno”. “La questione – dice Salierno – viene dunque rinviata alla nuova legislatura regionale con la consapevolezza che l'istituto del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza fa parte comunque della normativa legislativa più avanzata sul piano dei diritti civili della nostra Regione, come ci è stato richiesto dalla società, da associazioni delle famiglie, di cultura, volontariato e dal mondo cattolico”.