“Grande adesione degli Enti della Pubblica amministrazione lucana al bando relativo al Programma Tirocini formativi. Infatti, tutti i Comuni della Basilicata, hanno avanzato richiesta di partecipazione al Programma suddetto, soprattutto nella direzione di alti profili professionali. Infatti, gran parte della Pubblica amministrazione statale, dalle scuole ai tribunali, hanno aderito all’iniziativa”. A sottolinearlo è la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti.
“La Giunta regionale – ricorda Simonetti – con apposita delibera ha approvato l’elenco degli Enti pubblici che hanno richiesto i tirocini e le modalità di presentazione delle domande per gli stessi, modalità e contenuti che saranno illustrati in una apposita conferenza stampa. I progetti prevedono anche attività formative per 182 ore per tirocinante. Questa misura darà lavoro a moltissimi formatori che saranno utilizzati dagli enti accreditati presso la Regione Basilicata. Per ciascun partecipante è prevista una indennità oraria di euro 6,95 pari a circa 10 mila euro per l’intero anno. L’intervento progettuale da noi fortemente richiesto e approvato, a suo tempo, dal Consiglio regionale, darà la possibilità ai giovani di misurarsi con una esperienza di formazione e lavoro che dovrà, necessariamente, essere collegata ad un progetto di ristrutturazione degli organici della Pubblica amministrazione. La risposta degli Enti pubblici per fronte ai tagli sugli organici, intervenuti negli anni scorsi per il mancato turn over e dei tagli di bilancio, risultano sotto organico in rapporto alle prestazioni che devono erogare alla cittadinanza. L’aspetto centrale della manovra, da noi immaginata e che abbiamo proposto a suo tempo – dice Simonetti – con una Mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, è quella di incrociare il tema della formazione e l’uso corretto delle risorse nella prospettiva di dotare i giovani laureati e diplomati delle necessarie competenze aggiuntive dentro l’organizzazione del lavoro delle Pubblica amministrazione, in attesa della messa a punto di un Piano per il Lavoro negli Enti pubblici della Basilicata, fondata sull’attuazione dei turn over e dei concorsi selettivi soprattutto per affrontare la questione del superamento del precariato”.
“Come abbiamo rilevato più volte, negli Enti Pubblici di Basilicata – continua Emilia Simonetti – e così come si è visto nell’Ente Regione, c’è lo spazio per creare le condizioni capaci a realizzare un poderoso turn over, anche nella direzione di un ringiovanimento degli organici per rispondere alle nuove esigenze dell’erogazione dei servizi della Pubblica amministrazione. Quindi, non un intervento assistenziale e limitato al tirocinio, ma un disegno che può essere attuato puntando a traghettare i giovani interessati, ad una condizione di piena occupazione stabile e una gestione corretta della prima fase, se saranno da parte degli Enti locali e della Pubblica amministrazione statale, articolati gli interventi specifici, nutriti di prepensionamenti, incentivi all’esodo e formazione, sulla base dell‘esperienza effettuata presso la Regione e presso altri Enti. Il Piano Triennale per l’Occupazione approvato in bozza dalla Giunta e già trasmesso al Consiglio, non è stato discusso e contiene interessanti proposte che vanno allargate ma anche un preciso allarme sulla prospettiva del settore manifatturiero che non è stato ancora adeguatamente recepito dalle stesse parti sociali e dall’esecutivo”.
“Un Piano per l’Occupazione – sostiene Simonetti – ha dignità e valore nella misura di una scansione temporale delle risorse finanziarie e delle unità lavorative da impiegare nei diversi comparti occupazionali, da quelli produttivi a quelli della Pubblica amministrazione, fino ai servizi. Un’elencazione sterile, di risorse finanziarie assegnate o disponibili, senza progetti specifici, non avrebbe alcun senso in una fase segnata da formidabili processi di ristrutturazione e da evidenti e forti punti di crisi. Ci sono, invece, le condizioni come dimostra la forte richiesta del bando sopra indicato, per innovare profondamente la forza lavoro e per dare risposte alle esigenze di occupazione e di sviluppo. La sfida è chiara: tutte le forze politiche sociali e culturali non possono sottrarsi. Rinnoviamo, quindi, la proposta complessiva legata alla soluzione dei punti di crisi, che rimangono ancora aperti, compresi quelli legati ai bandi di reindustrializzazione, rimasti del tutto inoperosi e gli interventi legati alla Pubblica amministrazione. Su questi argomenti, nei prossimi giorni, ribadiremo le proposte e ne miglioreremo i contenuti anche nell’ambito della definizione dei programmi per le prossime elezioni”.