Il consigliere regionale ha interrogato il Governo sul bando del Psr in quanto “pone delle condizioni a base del riconoscimento delle indennità agli agricoltori che, mal si conciliano con le indicazioni del regolamento CE”
“L’agricoltura deve essere tutelata”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Movimento per le Autonomie in Consiglio regionale, Francesco Mollica, a margine dell’interrogazione urgente sul bando relativo alla misura 211 per le annualità pregresse e per quelle in corso.
“L’interrogazione – spiega il consigliere regionale – nasce per dare voce alle svariate denunce che gli agricoltori hanno formulato alle autorità e agli enti competenti per evidenziare le criticità che presenta il bando sulla misura 211 relativo al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e, che si riversano, generando condizioni di svantaggio, sull’intero settore agricolo. Il bando predisposto dalla Regione – precisa Mollica – pone delle condizioni a base del riconoscimento delle indennità agli agricoltori che, mal si conciliano con le indicazioni contenute nel regolamento CE n. 1698/05, posto a fondamento dell’intero Piano di sviluppo, ben più favorevoli per i soggetti interessati. Tale stato di cose ha determinato, altresì, una palese sperequazione tra l’operato della nostra Regione e quello delle Regioni limitrofe con ricadute negative sui nostri agricoltori a cui sono state riservate condizioni più svantaggiose”.
“Occorre conoscere – afferma Mollica – le azioni che la nostra regione intende porre in essere per rispondere ai numerosi solleciti che gli agricoltori hanno inviato alle autorità ed agli enti competenti, considerando anche la situazione di estremo disagio in cui vivono, imputabile non solo ai criteri di selezione e gestione delle indennità, ma anche ai ritardi nel trasferimento delle annualità pregresse. Si auspica che la Giunta, sollecitata anche da questo intervento, sia pronta a dare le dovute risposte e soprattutto sia pronta a porre in essere ogni azione utile ad arginare lo stato di crisi in cui versa il settore, iniziando a liquidare quanto dovuto ai beneficiari e predisponendo bandi ed eventuali integrazioni agli stessi che consentano di rimuovere gli svantaggi attualmente esistenti”.