Sono partiti martedì 10 ottobre a Nemoli i progetti del reddito minimo di inserimento che vedranno coinvolte 9 persone in attività di pubblica utilità. Per il sindaco di Nemoli Domenico Carlomagno, si tratta di un’azione amministrativa positiva, utile all’intera comunità e con ricadute economiche significative per il territorio.
«Il reddito minimo di inserimento – ha dichiarato Carlomagno – è uno strumento utile per dare un sostegno immediato alle persone rimaste fuori dal mercato del lavoro ed allo stesso tempo è una misura che determina un’estensione dell’offerta dei servizi della pubblica amministrazione».
I beneficiari, individuati dalla selezione regionale, saranno impegnati in tre progetti. Il primo riguarda la manutenzione e la cura della viabilità, del verde pubblico e del cimitero comunale e coinvolge 3 unità; il secondo che impegna 2 unità, è sulla custodia e la pulizia degli edifici comunali e il terzo progetto, che impegna 4 unità, interessa la salvaguardia, la promozione e la custodia della biblioteca e del museo della civiltà contadina, di prossima apertura.
Significativa, per il sindaco Carlomagno, sarà la ricaduta economica sul tessuto sociale della comunità grazie ai fondi destinati dalla Regione Basilicata al comune di Nemoli che ammontano complessivamente a 180 mila euro per i tre anni di durata del progetto. «Un plauso va alla Regione Basilicata – ha chiuso Carlomagno – per un’iniziativa concreta con un alto valore sociale».
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