Il consigliere regionale del Pd nel rivolgere il proprio plauso ai presidenti regionali di Confcooperative, Legacoop e Agci, auspica una rivisitazione della legge regionale 50/97
“Ho molto apprezzato lo sforzo che anche in Basilicata hanno messo in atto le Centrali cooperative per giungere, nell’arco di due anni, all’alleanza delle cooperative, partendo da dalle tre centrali cooperative attualmente operanti: Confcooperative, Legacoop e Agci”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Marcello Pittella, il quale sottolinea che “la nuova ‘alleanza’ che rappresenta in totale 474 cooperative lucane, 35.329 soci e 5.539 lavoratori potrà avere un ruolo importantissimo per contribuire a uscire dalla crisi che investe in maniera drammatica anche la nostra regione in un momento così difficile per l’intero Paese e per le risposte negative che vengono dal Governo nazionale specie al mondo delle Autonomie Locali”.
“Ai presidenti regionali di Confcooperative, Legacoop e Agci, Pietro Avantaggiato, Paolo Laguardia e Donato Semeraro – dichiara Pittella – va il mio plauso per quanto stanno facendo per rendere concreta questa idea e questo obiettivo. Il mondo della cooperazione, in particolare nei settori dell'agricoltura, della cultura e del turismo oltre che del welfare, può davvero, insieme all’intesa con Confindustria, Sindacati e alle Confederazioni agricole e del Commercio, contribuire a una svolta nelle politiche regionali che devono essere sempre meno assistenziali e sempre più attente al mondo produttivo”.
“Quanto alla richiesta dei rappresentanti di Confcooperative, Agci e Legacoop che venga ripristinata la legge regionale 50/97 (che hanno sottolineato ‘non finanzia i bilanci delle organizzazioni cooperative, ma eroga un contributo finalizzato all'attività di promozione’) – aggiunge il consigliere regionale – ritengo che si debba andare a una sua rivisitazione sia relativamente alla contribuzione (che si è più che dimezzata nel corso del tempo) ma essenzialmente alla rendicontazione delle sovvenzioni”. “I contribuiti che vengono assegnati per riconoscere la funzione sociale e il ruolo economico della cooperazione – conclude Pittella – devono essere destinati in una percentuale definita al sostegno dei costi fissi e per il resto a interventi di promozione e qualificazione dell’impresa cooperativa, proprio come recita la Legge regionale 1997, n.50”.