“L’iniziativa ‘Le piazze del Bio. Mangia Sano mangia Lucano’, organizzata dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, con la giornata a Matera, è l’occasione per riproporre l’esigenza di definire una strategia nazionale per le produzioni biologiche italiane, anche attraverso una nuova versione del Piano d’azione nazionale. Così come è necessaria l’adozione di accordi di filiera capaci di valorizzare e meglio remunerare la produzione nazionale”.
A sostenerlo è l’Anabio (Associazione Nazionale Agricoltura Biologica della Cia) evidenziando che “se tutto ciò fosse accompagnato dalla pervicace volontà di semplificare gli adempimenti, dalla capacità di aumentare la reputazione del sistema di certificazione, e da una più equa visione dello Sviluppo Rurale, potrebbe consentire agli agricoltori italiani di percepire il metodo di produzione biologico come quello capace di valorizzare al meglio lo straordinario patrimonio agricolo del nostro Paese e della Basilicata”.
Anabio-Cia nell’iniziativa di Matera promuove il progetto “bio nel piatto” circuito breve produzione-ristorazione. “Al ristorante – spiega l’associazione – viene dunque servito il piatto “bio” con tanto di carta d’identità che garantisce qualità, salubrità, tipicità e forte legame con il territorio. Un piatto che è frutto del passaggio diretto tra agricoltore biologico e ristoratore. Un vero esempio di filiera corta che, oltre a garantire freschezza e “made in Italy”, consente una spesa accessibile a tutte le tasche perchè vengono eliminati tanti passaggi e i loro onerosi costi. Non solo, quindi, risparmio, ma anche valorizzazione delle produzioni agricole di qualità”.
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