Anche in inverno visitatori alle Cascate di San Fele

"Anche nel periodo invernale e immerse nella neve e nel ghiaccio le cascate di San Fele vengono invase dai turisti ed in questo modo è il giusto riconoscimento ad un luogo ormai diventato meta obbligata del turismo lucano.
Se solo consideriamo – si legge in una nota dell'associazione 'U uattenniere' –  che nel solo anno 2018 non meno di 50.000 di turisti hanno visitato le cascate di San Fele , basti pensare che ci sono state circa 70 escursioni organizzate con gruppi , diventando di fatti uno dei luoghi più visitato della Basilicata.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro volontario dei soci dell’associazione U uattenniere, che ha reso possibile la valorizzazione del torrente Bradano e delle sue cascate e senza alcun spreco di risorse pubbliche.
Auspichiamo che questo importante risultato raggiunto , inimmaginabile fino a qualche tempo fa , venga rafforzato dalla nascita del Parco Naturale Regionale del Vulture e sia di stimolo ed interesse per tutti quanti hanno responsabilità istituzionali, ma anche semplici cittadini ed associazioni per un richiamo ad un eccezionale e straordinario impegno per affrontare e risolvere le tante criticità presenti per dare alla comunità di San Fele e al territorio ,ma soprattutto ai tanti visitatori l'accoglienza, i servizi e l'organizzazione che questo luogo richiede.
L'auspicio che con il Parco, le Istituzioni svolgono fino in fondo la loro parte a partire dal comune di San Fele che non sempre in questi anni (ormai 8 anni) ha prestato l'attenzione dovuta e spesso è stato di freno a quanto era necessario fare.
Se pensiamo che ad oggi escluso il contributo importante concesso tutti gli anni dall'APT di Basilicata per la stampa delle brochure , poche risorse pubbliche sono arrivate e addirittura di quelle poche arrivate (140.000 euro da oltre 5 anni) non tutte sono state spese (73.000 euro) per inerzia e responsabilità dell'Amministrazione Comunale di San Fele .
Il sito – prosegue la nota necessita di un intervento finanziario non più rinviabile della Regione Basilicata (speriamo in tempi brevi) per rendere l'area più agibile, attraverso opere quali la sentieristica necessaria e le dovute opere di messa in sicurezza dei tracciati, oltre che l’acquisizione delle ulteriori aree private adiacenti al torrente Bradano San Fele
Così come da noi più volte sollecitato , necessita la individuazione di un’area di atterraggio-decollo di Eliambulanza in caso di emergenza ,considerato la notevole presenza di visitatori e le tante attività sportive che si svolgono nell’area (Trekkink, Equiturismo, Torrentismo, nuoto ect.).
Le cascate di San Fele:
Il torrente Bradano scorga dall’appennino Lucano, in località Matise di San Fele, in provincia di Potenza,per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto. Attraversando il territorio del comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate di San Fele.
Le cascate prendono il nome “ U uattenniere ”, la trasposizione dialettale di
“ Gualchiera”: macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate. Sfruttando la forza dell’acqua, una grande ruota azionata trasmetteva il movimento ad un cilindro orizzontale nel quale erano inserite, verticalmente, le aste dei folloni. Questi terminavano con pesanti magli ( o folloni) che, entrando e uscendo da una vasca ( dove sul fondo venivano posti tessuti), servivano a gualcare la lana; le proprietà feltranti del panno venivano così rese più compatte e meno ruvide.
La Gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del secolo scorso.
La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi molini ( oltre 20 ), i cui resti ( così come quelli della Gualchiera) testimoniano l’ingegno e la dedizione al lavoro dei Sanfelesi.
Grazie all’impegno e al lavoro dei volontari dell’Associazione, costituita per valorizzare e promuovere il territorio di San Fele, oggi possiamo ammirare alcune delle cascate “ U uattenniere”, riportate alla vista e al loro antico ed affascinante splendore. L’associazione continua il proprio impegno nel ripristino di ulteriori aree attraversate dal torrente. A breve sarà possibile fruire di nuovi percorsi guidati ed ammirare altre cascate".

Bas 05

    

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