Autonomia differenziata, Zullino: “Ribadiamo il nostro no”

“Siamo sconcertati dalla posizione ribadita dal ministro Calderoli che parla di un’occasione per allineare le regioni del Sud a quelle del Nord, ma non parla di come si possa arrivare a questo traguardo”

“Siamo sconcertati dalla posizione ribadita dal ministro Calderoli, giunto nelle scorse ore in Basilicata, in merito al tema dell’autonomia differenziata, centrale per il destino della Basilicata. Il ministro parla di un’occasione per allineare le regioni del Sud a quelle del Nord, ma non parla di come si possa arrivare a questo traguardo. Parole senza una programmazione, basate su un pensiero che non è dimostrato dai numeri. Anzi Calderoli ammette finalmente l’esistenza di un divario che è dovuto proprio ad una pessima gestione delle scelte politiche a sfavore del Mezzogiorno. Noi di Basilicata Oltre abbiamo ampiamente discusso di questa misura nei due importantissimi convegni, a Matera e Venosa, con autorevoli professori universitari, i quali hanno messo in luce tutti i limiti e i tragici effetti che minacciano concretamente la capacità competitiva e lo sviluppo socio-economico equilibrato del Paese. Ricordiamo che Bardi ha svenduto la Basilicata esprimendo un personale parere positivo al Ddl Calderoli senza previa discussione in Consiglio regionale”. È quanto dichiara il consigliere regionale e capogruppo di Basilicata Oltre, Massimo Zullino.

“Ribadiamo, dunque, la priorità di tutelare le legittime esigenze dei cittadini lucani, i quali sono fortemente penalizzati da questo scellerato progetto di Autonomia differenziata proposto dal leghista Calderoli -continua Zullino -. Le conseguenze di questo Ddl, che si spinge ben oltre l’articolo 116 della Costituzione, sono infatti inaccettabili sotto tutti i punti di vista. Permangono seri i rischi legati all’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali del Paese, colpendo specialmente i cittadini lucani e del Mezzogiorno d’Italia sui servizi pubblici essenziali in tema di sanità, trasporti, istruzione, energia, tutela dell’ambiente e finanche la giustizia di pace. Non possiamo accettare tutto ciò e continueremo a batterci in tutte le sedi opportune per evitare che l’Italia venga suddivisa in venti staterelli”.

“Sottolineiamo che con l’assurdità della proposta relativa alla possibilità di avere legislazioni diverse per ogni Regione, anche su questioni di carattere e di interesse nazionale o peggio ancora sovranazionale, si tornerebbe indietro di oltre un secolo. Pertanto – conclude il consigliere regionale e capogruppo di Basilicata Oltre, Massimo Zullino – rimarchiamo la necessità di salvaguardare l'attribuzione di competenze che deve poter contare su una base universale e paritaria con l’obiettivo di chiudere presto questo triste capitolo della recente storia della nostra Regione, mettendo in campo le migliori energie della Basilicata. Anziché provare a cambiare (con pessimi risultati) la Costituzione Italiana, si pensi a risolvere i problemi veri del nostro Paese. I cittadini non riescono più a curarsi, a trovare lavoro, a dare un futuro ai nostri giovani, a programmare un piano di crescita d sviluppo territoriale. Insomma se non si hanno idee concrete per risolvere i problemi reali, non si perda tempo a giocare con la Costituzione che ci è stata consegnata faticosamente dai nostri Padri Costituenti”.

 

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