Per il capogruppo di Idv al di là di ogni disquisizione sulla scelta del nuovo Direttore generale del S. Carlo “interessano le scelte da compiere per realizzare le condizioni e le opportunità per nuova occupazione e nuove attività produttive”
“La nomina del nuovo Direttore generale del San Carlo rischia di distogliere l’attenzione della politica e della società lucana dai reali problemi della regione e dei nostri territori”. E’ quanto sostiene Nicola Benedetto, capogruppo di Idv in Consiglio regionale.
“Non mi appassiona il dibattito, tutto teorico, tra sostenitori di amministratori e dirigenti di enti e aziende pubblici solo lucani e sostenitori di amministratori e dirigenti ‘stranieri’, posizioni per altro entrambe rispettabilissime, quanto piuttosto – precisa Benedetto – mi interessano le scelte da compiere nella sanità come in agricoltura, per realizzare le condizioni e le opportunità per nuova occupazione e nuove attività produttive. Attardandoci in dispute metodologiche corriamo il rischio di far passare in secondo piano la ‘storiella’ del sottosegretario Viceconte che vorrebbe farci credere che con una card di qualche decina di euro risolviamo la ‘contropartita’ del petrolio. E la ‘storiella’ che racconta il sen. Latronico che oggi ha presentato in Senato l’ennesimo ordine del giorno per tentare di convincere il Governo, ancora sordo, alla rinuncia dell’introduzione della ‘tassa sulle disgrazie’ e a destinare i primi fondi all’alluvione del Metapontino”.
“Si tratta, invece, di concentrare e non disperdere le energie – sostiene Benedetto – per affrontare la fase di concertazione con il Governo, sulla base del Memorandum d’Intesa, come per fronteggiare gli effetti nefasti soprattutto sull’attività delle Regioni, delle Province e dei Comuni che ci derivano dalla manovra finanziaria del Governo. In proposito, devo constatare che è stato lasciato cadere il mio invito rivolto nei giorni scorsi ad accogliere l’appello del governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, perché oggi più che mai occorre che le Regioni del Sud facciano fronte comune e, quindi, cercare nuove forme di interazione e collaborazione tra le Regioni su obiettivi comuni e su temi centrali per lo sviluppo tra cui la logistica e le infrastrutture, l'energia e la green economy, l'industria e il capitale umano. Di questo – dice il capogruppo di Idv – dobbiamo occuparci a tutela dei ceti sociali più deboli e delle amministrazioni regionali e locali costrette ad introdurre ticket sanitari, ad aumentare i costi di servizi pubblici ed essenziali, tributi e tasse e, per alcune amministrazioni, persino a ridurre le prestazioni relative ai servizi essenziali. Far fronte comune, elevare la qualità dell’impegno concertativo come avverrà attraverso il documento ‘Basilicata 2012’ che sarà sottoscritto da Giunta, Sindacati e Confindustria e che non deve essere concepito come strumento formale, ma va riempito di contenuti e di impegni soprattutto finanziari da mantenere a breve-medio termine, è l’unica possibilità che ci rimane. Devo anzi rilevare – conclude Benedetto – che sono stati proprio i Sindacati confederali oggi a riaccendere i riflettori della politica sull’emergenza lavoro”.