Dopo il convegno di Matera il capogruppo di Idv in Consiglio regionale rilancia la proposta di “un tavolo tecnico Regione – Asi su tutti i problemi della Cittadella dello Spazio tuttora aperti”
“Dal convegno promosso dal Pdl a Matera, con la presenza di autorevoli rappresentanti di Governo, oltre che del presidente dell’Asi, mi sarei aspettato almeno una prima e parziale risposta alla legittima sollecitazione che è venuta dalla Confapi di Matera per rendere fruibili alle pmi del Materano e dell’intera Basilicata i dati relativi al progetto Cosmo Sky Med, rispetto alle condizioni economiche decisamente proibitive imposte da Finmeccanica”. E’ il commento del capogruppo regionale di Idv Nicola Benedetto per il quale “le conclusioni del convegno e ancor più le non conclusioni operative rafforzano la mia proposta di un tavolo tecnico Regione – Asi su tutti i problemi della Cittadella dello Spazio tuttora aperti e che evidentemente non si possono affrontare in una conferenza”.
Nell’evidenziare che “il presidente dell’Asi Enrico Saggese ha ribadito il nuovo ruolo di servizio alle imprese che si intende svolgere mettendo a disposizione la banca dati”, Benedetto incalza il Presidente della Giunta De Filippo per “sapere quali azioni intende svolgere per accogliere la richiesta della Confapi e per coinvolgere le pmi lucane nel programma di realizzazione della seconda generazione di Cosmo-SkyMed (Csg), il sistema di osservazione satellitare della Terra mediante radar ad apertura sintetica del prossimo futuro commissionato da Asi e Ministero della Difesa, la cui messa in opera è prevista per inizio 2016. C’è dunque da garantire ritorno diretto ed indotto per le nostre pmi coinvolgendole in tutte quelle attività di sviluppo e/o fabbricazione che si renderanno necessarie durante tutte le fasi del progetto, e a favore dell’occupazione di giovani laureati e ricercatori lucani”.
“Il programma Cosmo-SkyMed, come è stato sottolineato nel convegno – dice il capogruppo di Idv – è il primo programma spaziale per applicazioni duali (civili istituzionali/commerciali e militari) pensato e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Ministero della Difesa e sviluppato da un team di industrie nazionali sotto il controllo dell’Asi. Dunque il patrimonio di informazioni può diventare fonte di sviluppo per le piccole e medie imprese lucane per reggere la crisi internazionale dei mercati e rafforzare i processi di innovazione tecnologica di cui hanno bisogno”.
“Tra le altre risposte che attendono una risposta – conclude Benedetto – tenuto che De Filippo ha confermato ieri l’investimento di 4 milioni di euro, a che punto è l’iter della realizzazione della Cittadella dello spazio e del Cidot, il Centro interpretazione dati per l’osservazione della Terra, con rilevanti obiettivi sia rivolti alle pmi che alla prevenzione e alla gestione dei disastri ambientali. Non va certamente sottovalutato che i dati e i prodotti forniti dal sistema Cosmo-SkyMed rappresentano un valido e importante strumento per condurre studi sulle cause e sui fenomeni precursori dei disastri ambientali e per migliorare la capacità di monitoraggio e di valutazione dei danni nel caso ad esempio di frane, alluvioni, terremoti, ecc. Dopo l’alluvione del Metapontino del primo marzo scorso, i cui danni sono stati in tempi rapidissimi rilevati dal Centro di Matera, abbiamo bisogno di approfondire gli aspetti relativi ai rischi di dissesto del suolo e nuove possibili esondazioni dei fiumi per programmare, come Regione, interventi efficaci di prevenzione e mitigazione dei fenomeni calamitosi”.