“Dopo 4 anni di veleni che ininterrottamente sono finiti nella falda acquifera dell’Ofanto mi chiedo se sia stato davvero un atto di responsabilità consentire il protrarsi delle attività di inquinamento e avvelenamento prodotte dall’inceneritore di proprietà della multinazionale francese Edf. Ieri, il mercurio e la trielina; oggi, l’arsenico, il nickel e il manganese. Fenice inquina dal 2007, e dico dal 2007, perché come ripetutamente denunciato risultano indisponibili i dati del quinquennio 2002-2006”. Lo sostiene in un comunicato Maurizio Bolognetti, della Direzione nazionale Radicali Italiani, che, in proposito, esprime delle critiche anche sull’operato della Procura della Repubblica di Melfi.
“A distanza di due anni – aggiunge Bolognetti – reitero la richiesta: qualcuno fermi Fenice. Per il resto esprimo il mio placet alla proposta del Sindaco Valvano di un monitoraggio dell’inceneritore esercitato dal comune di Melfi. Può darsi che quattro occhi vedano meglio di due. E’ di certo sconcertante apprendere che inquinanti come l’Arsenico vengano monitorati dall’Arpa Basilicata, nell’area dell’inceneritore, solo dall’inizio del 2011”.
BAS 05