“Rottamatori “ante litteram”? Non saprei, quello che so è che da sempre i Radicali si battono per affermare il rispetto dello Stato di diritto e del dettato costituzionale, descrivendo un contesto, quello del sessantennio partitocratico di metamorfosi del male. Ho trovato il lessico politico del rottamatore Renzi piuttosto balbettante”. Lo afferma in una nota Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani, in riferimento al dibattito scaturito dalla visita del sindaco di Firenze in Basilicata.
Rottamatori ‘ante litteram’? No, semplicemente uomini e donne che da 60 anni hanno provato ad elaborare un programma di governo e di riforma vera, reale, di questo paese sul fronte dell’economia, della giustizia, delle istituzioni. All’inizio degli anni ’80 denunciavamo che la tenia partitocratica stava creando i presupposti per la bancarotta delle pubbliche finanze e proponevamo una riforma delle legge elettorale uninominale maggioritaria anglosassone. All’inizio degli anni ’90 stravincemmo un referendum, che poi fu puntualmente tradito dai vari mattarellum, tatarellum e porcellum. Allora un presidente della Repubblica ebbe a dire che quando il popolo decide il parlamento scrive sotto dettatura. Le cose non sono andate esattamente così e lo sappiamo”.
“Rottamatori ‘ante litteram’? No, semplicemente riformatori, laici, antiproibizionisti, ambientalisti ed ecologisti, federalisti europei, di quelli che propongono un’unione politica e non solo monetaria; di quelli che da decenni dicono che occorre realizzare ‘gli Stati uniti d’Europa’ e una ‘Comunità della e delle democrazie’. Rottamatori “ante litteram”? Io mi permetto di suggerire a certi rottamatori locali di stare attenti a non realizzare operazioni meramente gattopardesche, tentando di surfare sull’onda della demagogia e del populismo.
A Matteo Renzi ho posto una domanda chiara sulla rottamazione dello Stato di diritto, della legalità costituzionale e delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. A Renzi ho chiesto di esprimersi su una proposta che non a caso abbiamo definito “Amnistia per la Repubblica” e sul comportamento omissivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Di fatto, il ‘Rottamatore’ ha svicolato e non ha risposto. Mi sarei aspettato da chi dice di rappresentare il “nuovo che avanza” parole chiare che non ci sono state. La risposta sapeva di vecchio e di dejà vu”.
“Verrebbe da chiedere al sindaco rottamatore – aggiunge Bolognetti – del silenzio tombale sulla questione petrolifera, che pure tanto sta facendo discutere in Basilicata. Ma tant’è, l’impressione di trovarsi di fronte ad una operazione di mero marketing elettorale si rafforza dopo averne ascoltato il verbo, i silenzi e le non risposte”.
BAS 05