Bonus benzina; portavoce presidente: rischio ingiustizia

La replica al sen. Latronico (Pdl): “Escludendo chi è senza patente si rischia di penalizzare i più deboli”

"Il Pdl di Basilicata e il Governo Berlusconi si stanno apprestando a compiere una vera e propria ingiustizia sociale a danno di oltre 265 mila lucani che non sono in possesso di una patente di guida, dal momento che al sen. Latronico e ai suoi compagni di partito è apparso “geniale” proporre di suddividere tra i soli titolari di un permesso di guida i fondi del 2009, pari a circa 33 milioni di euro, destinati ad abbattere il prezzo dei carburanti". E' la replica che Nino Grasso, portavoce del presidente della Regione Vito De Filippo, fa alle critiche piovute dal senatore del Pdl Cosimo Latronico sulla proposta di rivedere il meccanismo di distribuzione, ripartendo l'importo tra tutti i lucani, erogandolo in buoni di benzina, e quindi senza costi di carte prepagate, e negoziando l'assunzione di un postino per ogni Comune con le Poste in cambio dell'affidamento della distribuzione.
Grasso ricorda che "in campagna elettorale, il senatore Cosimo Latronico, insieme con gli altri parlamentari del Pdl che sostengono il Governo Berlusconi, aveva promesso ai lucani che il prezzo dei carburanti, in Basilicata, sarebbe stato pari alla metà di quello pagato nel resto d’Italia, grazie ai fondi rivenienti dalle royalty del petrolio. Come si sa, questa promessa – a dir poco “geniale”, per usare un termine caro al senatore – s’è dimostrata ad oggi per quella che era: una bufala!". "Posto che una legge dello Stato impedisce di utilizzare i fondi a disposizioni per operazioni di tipo diverso – osserva il portavoce del presidente – non è più giusto a questo punto distribuire tra tutti i lucani e non solo tra i patentati i benefici rivenienti dalle royalty? Ci sono famiglie (probabilmente le meno bisognose) con genitori e figli patentati. Altre composte da anziani e disabili senza permesso di guida. O con un solo guidatore in casa, pur in presenza di più componenti, spesso minorenni.
Per quale ragione – vien da chiedersi – si dovrebbero avvantaggiare le prime e penalizzare tutte le altre, col risultato di creare una inutile, quanto dannosa sperequazione sociale? E poi perché pensare ad una “card” sicuramente costosa e non viceversa a dei buoni benzina, di quelli che normalmente le compagnie emettono gratuitamente? E ancora: perché l’operazione dovrebbe essere affidata ad una società extra-regionale, sapendo che essa fosse gestita in sede locale si potrebbero utilizzare i costi della distribuzione dei buoni benzina (cinque da dieci euro cadauno per ogni lucano) per creare nuovi posti di lavoro, attraverso una concertazione con Poste Italiane Spa?
Dinanzi a queste domande di ordinario buon senso, la risposta del sen. Latronico, giunta oggi attraverso un proprio comunicato stampa, è stata a dir poco incomprensibile; come se il bonus concesso ai soli patentati corrispondesse ad una automatica diminuzione del prezzo della benzina; mentre una analoga iniziativa estesa a tutti i lucani, neonati compresi, verrebbe letta (non si sa perché) come un attentato compiuto ai danni di una grande conquista legislativa".
"La verità – conclude Grasso – è che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il quale con grande onestà intellettuale non ha avuto difficoltà a riconoscere i meriti acquisiti dal Pdl in sede parlamentare all’atto dell’approvazione dell’articolo 45 della legge 99/2009, ha dovuto prendere atto che in questo momento il centrodestra lucano appare incapace di articolare un confronto sereno e costruttivo, volto ad utilizzare al meglio le risorse disponibili, nel tentativo – che sicuramente i lucani apprezzerebbero – di creare qualche posto in più di lavoro".

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