Per il consigliere regionale occorre mettere da parte ogni polemica e procedere con speditezza al completamento del progetto sulla Film Commission, anche tenendo conto del cammino da percorrere da qui al 2019 con Matera capitale europea della cultura
“In Regione – sottolinea Braia – si sta confezionando il progetto ‘film commission’ sul quale si son spese parole, tempo ed energie in polemiche che hanno disegnato i soliti ‘graffiti’ per poi sparire in quell’oblio dal quale dobbiamo assolutamente e rapidamente uscire. Nelle prossime settimane – annuncia Braia – continuerò ad orientare il mio impegno a difendere la nostra terra in ogni dove ed a stimolare il Presidente e l’intero Consiglio regionale nel completare velocemente il percorso di costituzione di questa Unità interdipartimentale con competenze adeguate agli obiettivi da raggiungere, coinvolgendo, a prescindere dai ruoli, tutti i lucani che in questo particolare settore hanno dimostrato coraggio, professionalità e qualità artistiche. Questo per scongiurare, anche, il ripetersi di episodi che lasciano l’amaro in bocca e fanno male alla nostra terra ed ai suoi uomini. Ho appreso – riferisce il consigliere – da un appello-denuncia di un altro amico attore, Nando Irene, che, l’iniziativa di una fiction sul brigantaggio che in queste settimane viene girata a Melfi, dove si racconta di briganti lucani, della storia della nostra terra che incrocia quella della nostra nazione (sono gli anni dell’Unita’ d’Italia), non vede nessun attore lucano partecipare al casting. Sui briganti e sul brigantaggio si è arenata la verità storica, non lasceremo arenare le passioni delle nostre eccellenze, di artisti che hanno professionalità e competenze già protagoniste indiscusse in Basilicata e in Italia”.
Per il consigliere “il nuovo ‘Parco del Castello’ finalmente e splendidamente ristrutturato dopo un’attesa durata troppi anni, la cittadinanza onoraria al prof. Enrique Irazoqui, il Gesu’ nel capolavoro di Pasolini ‘Il Vangelo secondo Matteo’, le foto di Domenico Notarangelo che immortalarono quel set nei Sassi, testimonianza delle ultime settimane, l’artista Antonio Andrisani che inanella successi con il cortometraggio ‘Stand by me’, sono la chiave di lettura che passa per una sola parola: protagonismo. S’impone finalmente – a parere di Braia – un nuovo protagonismo del nostro territorio, della città materana e delle sue ‘eccellenze’ per riscoprire un glorioso passato e per una maggiore presa di coscienza del presente e futuro della comunità. L’arte ha restituito dignità a queste terre, aprendo le nostre frontiere al mondo e regalando preziose opportunità di crescita e di notorietà; la cinematografia, che ha già proiettato gli antichi rioni Sassi e l’intera Basilicata ad una rivalutazione artistica e storica in cui nessuno avrebbe mai potuto crederci, può soprattutto in futuro rappresentare una nuova possibilità di riscatto delle generazioni che verranno. Ci credette il grande Pasolini più di quarant’anni fa, il nostro Domenico Notarangelo ebbe l’intuizione ‘fotografica’ di consegnare per sempre alla storia quella esperienza al seguito del grande regista, che a suo dire, cambiò la sua vita; ci ha creduto e ci credono molti attori lucani tra i quali merita menzione Antonio Andrisani che ha ‘costruito’ in questa terra la sua cabina di regia: in mezzo a tante oggettive difficoltà ha messo su in questi ultimi dieci anni cantieri di iniziative lodevoli, contenitori culturali, concorsi e rassegne di cortometraggi; oggi gli addetti ai lavori gli riconoscono meriti e clamori con l’interpretazione nella produzione ‘Stand by me’ diretto dal giovane Giuseppe Marco Albano, anche lui lucano, che si’ è aggiudicata la nomination nella cinquina ufficiale del David di Donatello come miglior cortometraggio italiano. Sento di poter spassionatamente affermare che, a ragion veduta, ci deve credere anche l’intera classe dirigente, a tutti i livelli”.