“Il futuro delle Comunità montane, con l‘entrata in vigore della L.R. 11/2008, è ancora avvolto nella nebbia e l’istituzione delle Comunità Locali, che avrebbero dovuto raccoglierne l’eredità, diventando lo strumento per governare territori di area vasta di dimensioni sovra-comunali, rischia di fallire per l’inerzia dei poteri locali e gli ingiustificati rallentamenti nella tempistica rispetto a quanto previsto dal legislatore regionale”. Lo hanno detto, in un comunicato stampa congiunto, i segretari regionali di Cgil Cisl e Uil, Antonio Pepe, Nino Falotico e Carmine Vaccaro
“Quella riforma ispirata al principio di sussidiarietà che anche Cgil, Cisl e Uil hanno contribuito a costruire, al momento, non sembra dare i frutti sperati e, complici i tagli effettuati dal Governo centrale, per adesso rimane solo il drammatico problema di assicurare le risorse necessarie per accompagnare questa fase fino al 31/12/2010.
Manca ancora quella decisa spinta propulsiva capace di dare vita alle Comunità Locali. Una situazione paradossale che vanifica ogni politica di riforma lungimirante della governance territoriale. Il rischio di una regressione è già nei fatti che penalizza sempre di più i cittadini. Una forte delusione per chi immaginava di assicurare servizi essenziali ai cittadini lucani, residenti nei cosiddetti piccoli comuni di un territorio articolato e complesso.
Un danno che potrebbe avere effetti moltiplicatori anche sul piano del rilancio economico, atteso che le Comunità Locali dovrebbero essere i soggetti istituzionali deputati all’attuazione di molti interventi legati ai Pois, quelli a valenza comprensoriale, che consentano di raggiungere l’obiettivo dello sviluppo locale”.
Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, pertanto, “nel raccogliere anche l’amarezza e la frustrazione del personale attualmente impiegato nelle Comunità Montane che vive con apprensione questo momento, chiedono al Governo Regionale uno scatto di orgoglio, un impegno serio, coinvolgendo anche i Comuni, affinché, in tempi brevi, si possa superare l’attuale fase commissariale e dare così vita alle Comunità Locali.
In assenza di una convocazione a breve di tutti i soggetti interessati e di un impegno preciso e temporalmente compatibile, d’intesa con i rispettivi sindacati di categoria, Cgil, Cisl e Uil metteranno in essere ogni iniziativa utile affinché si superi tale intollerabile situazione”.
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