Le Segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL intervengono sul tema delle delle Comunità Montane. “Ad oggi – dichiarano Angelo SUMMA (FP CGIL), Giovanni SARLI (CISL FP) e Antonio GUGLIELMI (UIL FPL) – veniamo a sapere non solo che gli stanziamenti previsti in sede di assestamento di bilancio non sono sufficienti a garantire nel complesso l’ordinario funzionamento delle Comunità Montane fino a fine anno, ma sempre più insistenti sono le voci che si rincorrono in merito ad un ipotetico dietro-front sul piano del processo di riforma delle Comunità Locali. La condizione di incertezza e di precarietà – aggiungono gli esponenti sindacali – è diventata ormai insostenibile. Sono oltre 280 le lavoratrici e i lavoratori delle Comunità Montane che ormai quotidianamente vivono nella assoluta incertezza del futuro, non solo dal punto di vista della garanzia della continuità occupazionale e dell’effettiva erogazione degli stipendi ma anche dal lato della possibilità di continuare ad erogare i servizi nell’ambito dell’ordinario esercizio delle funzioni attestate a questi Enti”.
Bas 03