“La CGIL e lo SPI di Matera, a fronte della decisione dei sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL di Basilicata, di organizzare una iniziativa regionale per il 13 luglio p.v. dalle ore 10 alle ore 12 con presidio davanti alla Prefettura di Potenza, decidono di annullare la manifestazione che era stata indetta per lo stesso giorno a Matera, confluendo in quella regionale.
Lo SPI CGIL di Matera parteciperà anche con una delegazione al presidio che si terrà il 15 luglio p.v. in Roma davanti a Palazzo Madama.
Le due iniziative rappresentano l’inizio di una più ampia mobilitazione per richiamare l’attenzione delle forze politiche e delle Istituzioni sull’iniquità della manovra finanziaria messa in piedi dal Governo che finirà per penalizzare ulteriormente le fasce più deboli della popolazione italiana, direttamente e indirettamente, con ripercussioni sul mantenimento dei servizi sociali e sanitari forniti dagli Enti Locali”. Lo affermano in un comunicato i segretari provinciali di Matera di Cgil e Spi Manuela Taratufolo e Angelo Eustazio.
“La CGIL e lo SPI di Matera – prosegue la nota – sono preoccupati per le misure “di lacrime e sangue” contenute nella manovra che ci si appresta a varare ma sono ancora più allarmati per i provvedimenti che potrebbero essere adottati con manovre finanziarie più corpose nel 2013 e nel 2014.
In una situazione di crisi epocale, con un calo notevole dei consumi che ormai è diventato strutturale per effetto della caduta del potere di acquisto delle pensioni e dei salari, pensare di fare cassa, dimezzando e bloccando la rivalutazione delle pensioni al di sopra dei mille euro o bloccando i rinnovi contrattuali nella P.A. per i prossimi 5 anni, è pura follia sociale prima ancora che economica.
Queste ultime misure sono il compimento di un processo in atto da alcuni anni, portato avanti con determinazione da parte del governo, che causerà una ulteriore e disastrosa macelleria sociale”.
“In questa manovra, fatta di tagli sconsiderati e selvaggi, non c’è traccia, nei provvedimenti adottati, di politiche di sostegno al reddito delle pensioni e dei salari.
Così come mancano in essa le basi, gli imput per disegnare una politica di sviluppo industriale e produttivo e di crescita economica e sociale.
Per queste ragioni la CGIL, lo SPI e tutte le categorie, – affermano Taratufolo ed Eustazio – si stanno mobilitando per cambiare alla radice il segno di una manovra finanziaria che si muove nell’ottica della iniquità e che si presenta con forti caratteristiche depressive e di recessione. IL trinomio cui si sono ispirati Tremonti e il Governo è : meno tasse per i ricchi, meno regole, meno Stato. IL risultato è una manovra che non bada a chi (pensionati, giovani, donne, lavoratori, disoccupati) sta pagando cari gli effetti di una crisi che non accenna ad essere superata”.
BAS 05