"Siamo profondamente indignati e preoccupati per il tono con il quale è stata risolta l'interrogazione parlamentare dell'On. Margiotta, Luongo ed altri al Ministro Maroni sul Cie di Palazzo San Gervasio". E' quanto ha affermato il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe.
"La risposta all'interrogazione non è stata data dal Ministro dell'Interno ma da quello dei Rapporti con il Parlamento il quale alla richiesta di chiusura del Cie ha ribattuto sottolineando che anche un documento del Prefetto di Potenza ribadisce che gli ospiti sono “adeguatamente alloggiati”.
Possiamo ritenere, a questo punto, con ragionevole certezza, che il Ministro non abbia idea di cosa significhi essere “ospitati” in stato di detenzione e privazione della libertà, in container posizionati su una colata di cemento in un territorio in cui tra giugno e settembre si misurano temperature medie di 35/40 gradi.
Sarebbe interessante, oltre che serio e veramente trasparente – ha continuato Pepe – sapere quante risorse finanziarie si stanno sprecando nella ristrutturazione del campo, e quanti uomini delle forze La nostra terra è terra ospitale e accogliente e il popolo lucano, come è dimostrato, già oggi ospita più di 12.000 stranieri regolari che lavorano per le aziende di questo territorio, oltre ai tanti irregolari che forse aspettano di essere regolarizzati da un governo che di fatto ogni giorno, continuando a tenere aperti i CIE nega i principi base della legalità.
Ribadiamo la necessità di rifuggire dal rischio “ghetto” attivando una vera politica dell'accoglienza le cui linee guida siano stabilite e condivise da Governo, Regioni, Province, Comuni, Parti sociali e mondo dell'associazionismo".