“Che genere di linguaggio”, Blasi: superare gli stereotipi

Lo ha detto la presidente della Crpo agli incontri di Policoro e Scanzano Jonico. Per Del Puente, docente Unibas, “la lingua è il riflesso della società, se cambia il linguaggio cambia la mentalità”

&ldquo;La comunicazione di genere &egrave; indispensabile per educare al rispetto e alla valorizzazione delle differenze e partendo dal linguaggio si possono ottenere importanti cambiamenti culturali&rdquo; . Lo ha detto la presidente della Commissione regionale Pari Opportunit&agrave;, Angela Blasi, nel presentare il work shop &ldquo;Che genere di linguaggio&rdquo; organizzato dall&#39;organismo consiliare in collaborazione con il Comitato unico di garanzia dell&#39;Unibas che si &egrave; svolto ieri e che ha visto due momenti distinti: il confronto, in mattinata, con gli studenti del Liceo Scientifico &ldquo;E. Fermi&rdquo; di Policoro e il dibattito pomeridiano a Scanzano Jonico sull&rsquo;uso del linguaggio nella stampa e nei social, nella pubblicit&agrave; e nella comunicazione pubblica con gli interventi di Maril&ugrave; Mastrogiovanni, direttrice della testata on-line &ldquo;Il tacco d&#39;Italia&rdquo;, Rossella Matarrese, giornalista Rai, Patrizia Del Puente, docente Unibas, Nicoletta Maraschio (raggiunta telefonicamente) gi&agrave; presidente dell&rsquo;Accademia della Crusca e Giuditta Lamorte, presidente del Co.Re.Com di Basilicata.<br /><br />&ldquo;Siamo al quinto appuntamento con il territorio – ha precisato Blasi -. Dopo aver affrontato tematiche inerenti la Costituzione, il lavoro, la societ&agrave; e l&#39;impresa, oggi al centro della nostra riflessione il linguaggio e quale migliore platea se non quella studentesca. Voi – ha detto rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze in sala &ndash; siete il presente e il futuro e se riuscirete a superare la difficolt&agrave; di riconoscere un linguaggio di genere sicuramente potrete superarne gli stereotipi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nella lingua si riflette il pensiero di un popolo e la lingua italiana pensa al maschile&rdquo;. Ha esordito cos&igrave; Patrizia Del Puente, docente di Glottologia e Linguistica dell&#39;Universit&agrave; degli studi della Basilicata che ha tenuto una lezione su &ldquo;Genere e lingua: il sessismo nella lingua italiana&rdquo;. Muovendo da esempi concreti di parole e modi di dire oramai normalizzati, ha evidenziato come il linguaggio abbia forti connotazioni maschili. &ldquo;La nostra societ&agrave; &ndash; ha spiegato &ndash; nasce come societ&agrave; patriarcale e frasi come &lsquo;l&rsquo;uomo &egrave; la misura di tutte la cose&rsquo; o &lsquo;la paternit&agrave; di un&rsquo;idea&rsquo; sono la testimonianza di un processo che ha inglobato il concetto di donna in quello maschile, omnicomprensivo e unilaterale. Il problema &egrave; culturale, di mentalit&agrave; che fa sentire anomale le parole declinate al femminile, specie quelle che riguardano ruoli come ad esempio ingegnere, architetto, avvocato, ministro, sindaco. Eppure &ndash; ha precisato – linguisticamente &egrave; possibile la trasposizione al femminile dicendo &lsquo;sindaca&rsquo;, &lsquo;avvocata&rsquo; e non certo &lsquo;sindachessa&rsquo; o &lsquo;avvocatessa&rsquo; che utilizzano il suffisso &lsquo;essa&rsquo; nato come dispregiativo che pu&ograve; diventare una deminutio del ruolo femminile&rdquo;. &ldquo;Dobbiamo imparare a riclassificare la nostra realt&agrave; e provare a creare dei mutamenti. Confronti su questo tema &ndash; ha concluso &ndash; possono servire a scalfire quel substrato culturale tramandatoci da anni che impedisce il cambiamento. Se cambia qualcosa nella lingua cambia anche la nostra mentalit&agrave; e il mondo sar&agrave; pi&ugrave; paritario&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I massmedia baypassano il concetto di donna che spesso non rappresenta quello che &egrave; il suo reale valore e la vera essenza. Uno stereotipo che porta a vederla nell&rsquo;ambito della comunicazione poche volte come soggetto e molto spesso come un oggetto del desiderio da possedere&rdquo;. Cos&igrave; la presidente del Corecom, Giuditta Lamorte, che ha posto l&rsquo;accento sulla necessit&agrave; di investire sul concetto di prevenzione anche nell&rsquo;ambito informativo attraverso il rigoroso rispetto del codice deontologico e di utilizzare le dovute cautele nella divulgazione di fatti legati a violenze alle donne, affinch&eacute; non si alimenti il pericoloso fenomeno dell&rsquo;emulazione che spesso si innesca dopo cruenti fatti di cronaca&rdquo;.<br /><br />L&rsquo;evento si &egrave; concluso con la rappresentazione degli studenti del Liceo classico &ldquo;G.Fortunato&rdquo; di Pisticci dello spettacolo &ldquo;Da Pericle… alla nostra democrazia&rdquo; e con l&rsquo;inaugurazione della mostra foto poetica di Francesco La Centra &ldquo;Omaggio alla… Bellezza&rdquo;. I lavori sono stati moderati da Nunzia Armento, componente della Crpo&nbsp;&nbsp;e da Licia Viggiani, componente Cug Unibas.<br /><br />

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