Il capogruppo del Pd: “la maggioranza ha respinto la richiesta di anticipare la discussione della mozione riguardante lo scioglimento di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista”
“Nella seduta odierna del Consiglio regionale la maggioranza di centrodestra ha respinto la richiesta di anticipare la discussione della mozione iscritta al punto 59 dell'ordine del giorno riguardante lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.
Lo dichiara il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli che aggiunge: “Me lo aspettavo. E’ evidente la volontà del centrodestra di voler continuare a “lisciare il pelo” a questi movimenti nonostante gli atti di violenza fatti da soggetti appartenenti a Forza Nuova e ad altre organizzazioni di estrema destra che hanno dato luogo ai recenti duri scontri con la polizia ed atti di vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della CGIL”.
“Presentai – dice – la mozione che condannava questi eventi dopo che il Presidente Bardi fece visita alla sede della CGIL di Basilicata a voler rafforzare le ragioni dell'antifascismo condannando quel gesto così vile. Il Consiglio regionale, invece, vuole esorcizzare il problema evitando la discussione. Il dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e della punibilità ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana è chiarissima. Continuerò ad incalzare il centrodestra su questo tema”.
“Qui – conclude – non è in ballo una banale delibera o leggina, ma l'essenza stessa delle fondamenta repubblicane antifasciste del nostro Paese”.