Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, e il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, esprimono – in un comunicato – preoccupazione per la notizia circolata nei giorni scorsi circa la imminente chiusura della filiale potentina del Mediocredito Italiano, istituto bancario del gruppo Intesa Sanpaolo specializzato nell’erogazione di finanziamenti a medio e lungo termine alle aziende.
Per Falotico e Macchia “si tratterebbe dell'ennesimo atto di spoliazione del sistema bancario lucano che perderebbe, oltre a professionalità di elevato e riconosciuto profilo, un punto di riferimento creditizio importante per il tessuto produttivo locale”.
Secondo i due dirigenti sindacali “la chiusura dello sportello di Potenza è una scelta piuttosto singolare alla luce del dichiarato impegno del gruppo Intesa Sanpaolo di intensificare la propria presenza nel Sud. Chiudere una presenza storica e radicata nel tessuto economico e sociale della nostra regione, quale è il Mediocredito, è un palese atto di disattenzione verso il territorio lucano e denuncia ancora una volta una cultura del credito orientata più al rastrellamento a basso costo del risparmio che al sostegno attivo delle imprese. Questa scelta – aggiungono Falotico e Macchia – appare ancora più incoerente e contraddittoria alla luce del fatto che circa un anno fa Banca Intesa ha stipulato un accordo con Confindustria Basilicata, finalizzato a realizzare misure di sostegno alle piccole e medie imprese lucane”.
Falotico e Macchia – infine – chiedono al presidente De Filippo, all'assessore Restaino e a Confindustria di “farsi promotori delle esigenze delle piccole e medie imprese lucane presso il management del gruppo Intesa Sanpaolo affinché riveda una decisione che danneggia la Basilicata e recuperi l’impegno coerente di un gruppo bancario che ha fatto della responsabilità sociale d'impresa una bandiera”.
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