Per il segretario della Cisl lucana Falotico serve più coesione e cooperazione istituzionale per superare il divario tra Nord e Sud
“L'analisi realizzata dalla Svimez sulla situazione del Mezzogiorno in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia conferma che il tema del divario Nord-Sud resta di estrema attualità e necessita pertanto di un rinnovato impegno della politica e delle forze sociali e imprenditoriali”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, secondo cui “la coesione territoriale tra aree forti e aree deboli del paese deve tornare ad essere una priorità nell'agenda politica nazionale”.
Per Falotico “serve un nuovo meridionalismo che, memore degli errori del passato, passi dalla retorica delle buone intenzioni alla politica delle scelte concrete per rimuovere le zavorre che hanno
finora impedito il progressivo riallineamento degli indicatori di sviluppo tra Nord e Sud”. Secondo il segretario della Cisl lucana “il piano per il Sud e il decreto sullo sviluppo sono due importanti provvedimenti e segnano anche un significativo cambio di passo, ma occorre incardinare questo tipo di azioni in un più ampio, articolato e coerente disegno strategico finalizzato a correggere i fattori negativi che indicono sulla competitività del Mezzogiorno, evitando duplicazioni di competenze e dispersione di risorse finanziarie”.
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