La città di Potenza – scenario della scomparsa e dell'omicidio di Elisa Claps – è un ambiente “untuoso, nel quale contano i favori, gli amici degli amici e la ricerca delle protezioni. Da questo punto di vista è un circolo chiuso nelle classi alte”: lo ha detto il primo rettore dell'Università della Basilicata (dal 1982 al 1994), Cosimo Damiano Fonseca, sul sito pontifex.roma. Nel ricordare che “Potenza, a differenza di Matera, è una città chiusa, non respira”, Fonseca ha aggiunto che “prima di ogni concorso universitario mi giungevano casse di raccomandazioni. Dunque non mi meraviglio che in un ambiente tanto chiuso oggi ci sia omertà”. Fonseca, che si è detto “sconcertato per alcune dimenticanze nelle indagini” dopo la scomparsa della studentessa, il 12 settembre 1993, ha detto che l'omicidio di Claps “scredita” gli abitanti di Potenza, “che sta facendo una figuraccia: “Sono sconvolto – ha aggiunto – non è pensabile che un cadavere riposi in una chiesa, la più famosa della città, per 17 anni e nessuno se ne sia accorto, siamo fuori dalla realtà”. (ANSA).