Collaborazioni plurime Regione, nuova interrogazione di Rosa

Il consigliere regionale del Pdl torna a chiedere se la Regione ha attivato più collaborazioni riferite alle stesse persone

Il consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl) ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione De Filippo sul caso di una collaboratrice esterna della Regione che a quanto gli risulta sarebbe titolare di due contratti di collaborazione. “Controllando alcuni atti regionali tra cui i selezionati del bando Pubblico Formez PA / Regione Basilicata – Dipartimento Agricoltura per 15 laureati da utilizzare nell’assistenza dei procedimenti previsti dai bandi di misura, compenso prestabilito € 32.400, per 18 mesi e per 18 giornate mensili – afferma Rosa – troviamo il nominativo della dott. Rosaria Colucci. Medesimo nominativo ritroviamo nell’elenco allegato alla determina dirigenziale DD.71AU/D2036 del 30/09/2010 con la quale si prorogano i contratti di collaborazione di cui alla D.D. n. 71AU.2010/D.00165 per garantire l'espletamento delle attività di controllo e vigilanza preordinate all'efficace ed efficiente realizzazione del PO FESR Basilicata 2007/2013 fino al 30/01/2013”.

Rosa chiede quindi “se si tratta solo di una semplice omonimia oppure siamo difronte alla stessa persona che ha contemporaneamente due collaborazioni con la Regione Basilicata”. In tale eventualità “si pongono alcuni interrogativi – afferma ancora l’esponente politico – innanzitutto perché in una comunicazione ufficiale è stato affermato che non esistono collaborazioni plurime”. Rosa si riferisce alla risposta ad una sua precedente interrogazione del 26/1/2011, alla quale la Giunta regionale aveva risposto che “riguardo alla richiesta circa la presunta utilizzazione delle stesse unità lavorative con contratti di diversa natura, per quanto di competenza ci si limita ad osservare come, da un confronto tra i nominativi dei ccdd. interinali trasmessi dai dipartimenti con quelli dei lavoratori con contratto co.co.co. risultanti dall'elenco reperibile sul sito istituzionale della Regione Basilicata, la circostanza non trova riscontro”.

“Senza esprimere alcun giudizio sulle qualità e sulla professionalità della persona che sicuramente assolve perfettamente ad ambedue gli incarichi”, Rosa domanda “se si ritiene ‘opportuna’ la situazione evidenziata”. A suo parere “è un gravissimo errore che possano sussistere doppi o plurimi contratti di collaborazione, qualunque sia la natura giuridica o professionale, sia per un principio di sobrietà amministrativa che di opportunità politica considerando l’alto tasso di disoccupazione intellettuale esistente in Basilicata, regione che perde circa 3.000 cittadini l’anno che emigrano in cerca di una collocazione lavorativa dignitosa”.

Rosa chiede infine al presidente della Giunta “se vi sono stati o ancora esistono altri casi simili e i provvedimenti che vorranno porre in essere”. “La nostra interrogazione – conclude l’esponente del Pdl – solleva una questione che non è solamente di natura burocratica, ma soprattutto politica, De Filippo deve chiarire quale è la strategia di utilizzo delle risorse umane esterne che la Regione Basilicata sta attuando e se ritiene di volerla modificare. Deve dirci il perché, i fini, i motivi di un sempre crescente aumento del ‘precariato politico’ e la ratio delle ennesime proroghe, che con l’alibi di preservare la continuità del lavoro svolto, in realtà mantengono i privilegi di chi ha avuto la fortuna di esserci”.

Cosa stai cercando?
Tipologia/Dipartimento
Dipartimento
Intervallo date

Aiutaci a migliorare

Questo portale è attualmente in versione beta. Alcune funzionalità potrebbero non essere ancora disponibili o completamente operative. Vi invitiamo a segnalarci eventuali problemi o suggerimenti per migliorare i servizi.

Grazie per la collaborazione

Questionario di gradimento

Compila il questionario di gradimento

Le comunichiamo che le risposte fornite saranno trattate in forma anonima e aggregata, in modo tale che non si possa risalire al compilatore; esse saranno raccolte e gestite esclusivamente dall’Amministrazione per i soli fini di indagine sulla qualità percepita dei servizi erogati.