“Avrei voluto parlare di Acta per dire che la città è pulita, che la raccolta funziona, che si realizza la stazione di trasferenza dei rifiuti. E invece dobbiamo dire altro. Purtroppo la città è sporca, lo spazzamento è ridotto ai minimi storici con lamentele continue dei cittadini, i cassonetti sono stracolmi con pessima immagine e inquinamento urbano e nonostante i 500.000 euro ereditati non si realizza sia la stazione di trasferenza che le altre opere previste. Inoltre, nonostante i 5 mln/€ lasciati dalla precedente amministrazione unitamente ad un piano già approvato nel precedente Consiglio che è stato prima contestato e poi giudicato eccellente, la raccolta differenziata non coglie i risultati sperati a causa di una gestione non positiva del progetto e per la mancanza di controlli”.
Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere del Comune di Potenza, Nicola Lovallo (Pd).
“Occorre rivedere il modello organizzativo. Si era fatta una scelta che aveva dato grandi risultati oltre che forti risparmi affidando la gestione alle professionalità interne. Fu una scelta forte che costò molto anche in termini di tensioni politiche, ma si andò avanti pensando solo all’interesse dell’amministrazione e dei cittadini considerato che il costo dei rifiuti è tutto a carico degli utenti.
Si è voluto fare diversamente, la situazione è purtroppo peggiorata, i costi aumentati e le cronache di questi giorni ci dicono anche che si opera con poca trasparenza e superficialità.
Sottolineiamo tutto questo non per rivendicazioni o strumentalizzazioni politiche ma per l’esatto opposto, per sottolineare cioè che le battaglie per l’ambiente e la pulizia della città non devono affatto avere un colore politico, quando ciò succede i risultati sono inevitabilmente negativi.
Questo significa portare rispetto per le generazioni future”.
bas 02