Il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari motivando il suo voto contrario all’approvazione del bilancio, avvenuta nelle scorse sedute dell’assemblea cittadina, evidenzia come “anche quest’anno non si sia provveduto a fare un’adeguata ripartizione delle risorse così da indirizzare l’azione politica verso una reale ripresa dell’economia e per un sostegno concreto alle famiglie. Si sarebbe potuto provvedere al taglio di spese inutili come quello sui trasporti urbani (il cui costo è di circa 14 milioni di euro con autobus e scale mobili sempre più sottoutilizzati)”.
“Ho votato no al bilancio comunale perché prevede, tra le altre cose, l’aumento dell’Imu al massimo sulla seconda casa andando a penalizzare molte famiglie di ceto medio. Sono proprio quest’ultime ad essere maggiormente colpite dalla crisi. Sono, infatti, aumentate le tasse sui rifiuti, le rette per gli asili nido, i costi per le mense scolastiche e per i trasporti. A questo si aggiunge una ristagnazione dell’economia locale che non permette di avere ancora margini di crescita. Gli investimenti si sarebbero dovuti indirizzare, ad esempio, sulle fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita. Ricordiamo che, nonostante la pubblicità fatta da questa amministrazione circa l’impegno nell’incentivare questo settore, di fatto è andato diverse volte deserto il bando sul fotovoltaico”.
Secondo Molinari “il bilancio comunale non tiene conto delle urgenze che bisogna affrontare. Mentre c’è chi afferma una crescita dei redditi nella città capoluogo, molte famiglie sono passate ad una condizione di povertà. Nell’affermare l’aumento dei redditi probabilmente non si tiene conto di alcuni importanti fattori come il sommerso che si sta cercando di combattere, dei tanti che sono costretti ad aprirsi partite iva per lavorare. Alla Caritas si rivolgono sempre più famiglie che non riescono a pagare le bollette”.
“Altro elemento sul quale –continua Molinari- l’amministrazione deve fare chiarezza sono i circa 45 milioni di residui attivi sui quali è necessaria un’operazione trasparenza così da capire e conoscere chi sono i debitori del comune. Potenza deve ridefinire con maggiore forza ed autorevolezza politica il suo ruolo di città-baricentro istituzionale della Regione Basilicata nell’erogare servizi di eccellenza. Per fare questo –conclude- non servono ‘governicchi’ o consigli comunali in cui prevalgono derive verso maggioranze paludate; ci vuole altro e Potenza merita di più”.
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