Pagliuca, Castelluccio, Mattia, Napoli, Pici, Rosa, Sarra e Venezia chiedono “se esiste un regolamento che stabilisce la tipologia di notizie da pubblicare sul portale basilicatanet e qualora non ve ne sia, di provvedere in tal senso”
“Esiste una differenza tra la comunicazione pubblica ed istituzionale e la mera propaganda politica e partitica?”. E’ quanto si chiedono i consiglieri regionali del Pdl (Pagliuca, Castelluccio, Mattia, Napoli, Pici, Rosa, Sarra e Venezia), a parere dei quali “da qualche tempo questa netta distinzione in Basilicata non esiste più, o meglio si sta creando una confusione ed un’invasione di campo che non può essere permessa e tollerata”.
Il gruppo regionale del Popolo della Liberta ha presentato un’interrogazione a risposta scritta “per chiedere spiegazioni – è scritto in una nota inviata oggi alla stampa – sull’inserimento nel sito istituzionale della Regione Basilicata in data 15/03/2012 alle ore 16,53 di un comunicato stampa con tanto di manifesto con simbolo del Partito democratico – in campagna pre elettorale – che riportava le dichiarazioni del sig. Antonio Giancursio, candidato alle primarie interne nel Comune di Grassano. Il portale www.basilicatanet.it è il sito istituzionale della Regione Basilicata il cui principale scopo è dare informazioni e notizie delle attività istituzionali del presidente della Giunta, di assessori, consiglieri, gruppi consiliari. Per l’importanza del loro ruolo nella democrazia e del pluralismo è giusto che sia data visibilità anche ai partiti e movimenti politici nonché ai rappresentanti istituzionali degli altri enti sub regionali e territoriali. Ma riportare la notizia di un’iniziativa di parte e tra l’altro con dichiarazioni rilasciate a titolo personale da un esponente politico per un’iniziativa non istituzionale ma esclusivamente interna ad un partito politico infrange tutte le regole di imparzialità e ruolo pubblico che un sito istituzionale deve avere”.
Per il gruppo consiliare del Popolo della Liberta “è un atto grave lesivo del pluralismo e sintomo di pessima informazione connotata dalla partigianeria e dalla sciatteria istituzionale che ha oltrepassato anche i limiti del buonsenso. In passato sono già capitati episodi di comunicazione parziale, lesiva della par condicio e con l’abilità professionale di far apparire alcuni esponenti politici e di rendere opaca la comunicazione di altri. Mettiamo anche la buona fede e la distrazione di un duro lavoro, essendo la redazione dell’ufficio stampa regionale bombardato ogni giorno da migliaia di notizie, ma è la prima volta e deve essere l’ultima che basilicatanet ospita una notizia del genere improntata su una dichiarazione personale, di parte e confinata nelle scelte di iscritti ad un singolo partito. Non sottovalutiamo questo incidente che riteniamo voluto e meditato e non tollereremo le solite dichiarazioni sulla libertà di stampa o di opinione poiché quanto accaduto, oltre che essere lesivo del servizio pubblico, ha frantumato le più elementari norme di rispetto del pluralismo. Le primarie sono un’iniziativa di partito e non contemplate da normative italiane, fanno competere esponenti di area per una possibile ed eventuale candidatura ma confinate nel ruolo partitico. Nel Comune di Grassano immaginiamo che vi siano molte candidature e aspiranti sindaci sia nel centrosinistra che nel centrodestra; quel comunicato inopportuno è stata una propaganda ad un singolo cittadino, di un determinato partito e sicuramente di una determinata corrente o porzione di partito a scapito di altre eventuali candidature? Noi crediamo di sì e crediamo che il pluralismo, la trasparenza, la correttezza istituzionale hanno altre regole anche non scritte ma fondamentali nel pluralismo ed esigano accortezza e professionalità”.
Nell’interrogazione il gruppo del Pdl chiede al presidente della Giunta “se esiste un regolamento che stabilisce la tipologia di notizie da pubblicare sul portale e qualora non ve ne sia, di provvedere in tal senso; inoltre chi ha autorizzato la pubblicazione della notizia e le iniziative assunte nei suoi confronti. Nessuna volontà o desiderio di punire; né ci interessa che trovino un capro espiatorio. Ora pretendiamo chiarezza sull’accaduto e chiarimenti ufficiali sul regolamento di pubblicazione delle notizie; ma è una discussione che deve essere approfondita ed ampliata a tutto il settore della comunicazione pubblica ed istituzionale della Regione Basilicata ed al piano editoriale; la Giunta regionale in questo momento è il maggior editore in Basilicata e questo deve porre interrogativi sul pluralismo, la concorrenza, la funzione della stampa privata e la situazione dei professionisti della comunicazione, dell’editoria e del giornalismo”.