Un’interrogazione al presidente della Giunta per conoscere le motivazione della mancata creazione degli istituti tecnici di nuova concezione in Basilicata
“Purtroppo, nessuno dei 58 istituti tecnici programmati dal ministero della Pubblica istruzione è previsto abbia sede in Basilicata, anche se essi sono chiamati ad operare in settori quali l’efficienza energetica, la bioedilizia e le tecnologie della sicurezza che sono al centro del più vivo interesse regionale”.
Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Pd che hanno presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, De Filippo. Con l’istanza, i consiglieri Vincenzo Viti (primo firmatario), Vincenzo Santochirico, Marcello Pittella, Luca Braia, Pasquale Robortella, Gennaro Straziuso, Giuseppe Dalessandro chiedono al Governatore di conoscere “quali urgenti iniziative si intenda promuovere per ovviare, con urgenza, a quella che rappresenta non solo una ingiustificata penalizzazione, ma una intollerabile discriminazione.
“Il Ministro della Pubblica Istruzione, ispirandosi al modello tedesco– spiegano i consiglieri – ha disposto, per il prossimo settembre, l’avvio di 58 istituti tecnici (its) chiamati a formare figure specializzate in settori ad alta capacità innovativa. Sono previsti due anni di corso con un terzo delle lezioni che verrà svolto in azienda, mentre metà degli insegnanti saranno posti a disposizione dalle imprese. Infine gli indirizzi potranno essere rivisti anno per anno a seconda delle aspettative di mercato”.
“Il modello– concludono i consiglieri – prevede una forte integrazione fra scuole e imprese, nel segno di una modalità cooperativa di grande interesse. L’iniziativa è finalizzata a promuovere contatti diretti fra imprese e giovani in settori che valorizzano professionalità tecniche, peraltro carenti in Italia con verifiche periodiche sulle competenze in corso di acquisizione in rapporto alle esigenze delle aziende che consentiranno di monitorare il grado di maturazione dei processi formativi e la loro concreta finalizzazione”.