Bollettino (Fp Cisl) e Deluca (Fisascat Cisl) proclamano lo stato di agitazione e chiedono l’intervento del prefetto.
Si è tenuta ieri, 3 giugno, un’assemblea con i lavoratori della Cooperativa Sociale di Matera “I ragazzi della Dumbo”, alla quale hanno partecipato i segretari della Cisl Funzione pubblica, Giuseppe Bollettino e della Fisascat Cisl, Antonia Deluca.
La cooperativa da svariati anni gestisce il centro diurno per disabili gravi nella città di Matera e gli operatori prestano assistenza collaborando con le famiglie che sono associate durante l’arco della giornata (dalle ore 9 alle ore 19).
“Questo servizio – spiegano i due esponenti sindacali di categoria facendo una cronistoria della vita sociale della cooperativa – è stato voluto e creato dalle stesse famiglie dei disabili (che all’inizio si sono autotassate) per promuovere attività educative e ricreative agli stessi affinché non si sentissero esclusi dalla società. Successivamente l’amministrazione comunale, sensibile alla problematica se ne è fatta carico mettendo a disposizione alcuni locali e garantendo anche la gestione del servizio, con il contributo della Regione Basilicata. Da qualche tempo questi contributi non sono più sufficienti a coprire le spese necessarie per assicurare l’assistenza a seguito dell’aumento del numero degli assistiti. La cooperativa ha più volte chiesto al Comune di Matera di incrementare il contributo senza alcun riscontro sensibile. Gli operatori – sottolineano Bollettino e Deluca – con enorme sacrificio e molto volontariato, hanno comunque continuato a garantire il servizio.
A questo si aggiunge anche l’inadeguatezza delle sede ormai usurata dal tempo, dove gli operatori sono costretti a lavorare in condizioni non adeguate dal punto di vista della sicurezza, quando invece vi è una nuova sede già pronta da un paio di anni in via Lazazzera, realizzata proprio per le suddette finalità che, il Comune incomprensibilmente non ha messo a disposizione.
A seguito di tutto ciò, il presidente della cooperativa, stanco delle mancate risposte alle sue richieste si è visto costretto a comunicare all’amministrazione comunale la sospensione del servizio, perché impossibilitato a continuare, visto anche il mancato rispetto dei pagamenti da gennaio 2011.
Di tutta risposta l’amministrazione comunale prende atto delle rimostranze sollevate dal presidente della cooperativa e dispone con delibera di giunta comunale numero 260 del 26 maggio scorso, la chiusura del centro diurno socio-educativo, fino all’affidamento della gestione al vincitore della gara di appalto in fase di espletamento. Pertanto – concludono i due sindacalisti – considerato la gravità della situazione che vedrebbe a rischio di licenziamento dodici lavoratori che assicuravano un servizio essenziale alla comunità, proclamano lo stato di agitazione, chiedendo a Sua Eccellenza il prefetto, di convocare le parti interessate al fine di trovare soluzioni alla delicata questione”.
BAS 05