“Se è vero, come si afferma, che il risultato elettorale è stato deludente e che si auspica un cambio alla guida del PDL, tale regola non può valere solo per gli altri. Se poi ad invocare il cambio è il Vice Coordinatore regionale in carica, logica vorrebbe che lo stesso, dando l’esempio, cominci col rimettere il suo incarico di partito. Diversamente si potrebbe facilmente affermare che predichi bene, ma razzoli malissimo”. E' quanto afferma Tommaso Coviello (consigliere comunale del PDL rieletto ad Avigliano), intervenendo nel dibattito in merito alle ultime consultazioni regionali ed alle conseguenti responsabilità della classe dirigente regionale del Pdl. “Nello snocciolare dati e risultati, si omettono quelli del Comune di Avigliano che ha visto rinnovare, contestualmente a quello regionale, anche il suo consiglio comunale. Ebbene, essendo, dopo quello di Matera, il comune più popoloso della Basilicata in cui si votava, credo che la dimenticanza sia voluta. La sconfitta del PDL è stata senza attenuanti, il Centro- sinistra nonostante le divisioni pre elettorali e l’ignominia di 5 anni di governo, ampiamente riportate sulla carta stampata, è riuscita a migliorare il precedente risultato. Di chi è – si chiede Coviello – la responsabilità di questa cocente sconfitta? Della cattiva sorte, della modalità con cui è stata fatta opposizione o della classe dirigente comunale che ha effettuato le scelte in merito alla composizione della lista? Qualche mese prima della competizione elettorale sono stati nominati, direttamente dal partito, il Coordinatore ed il Vice Coordinatore comunale, entrambi impegnati nel sostegno regionale del Vice Coordinatore regionale anzidetto. Se è vero che dobbiamo prenderci delle responsabilità dobbiamo farlo ad ogni ordine e grado ed in modo specifico. La sconfitta alle regionali ed alle comunali sono dunque due facce della stessa medaglia”. Riferendosi alla sua candidatura alla Regione, Cocviello ha specificato che “è stata richiesta direttamente dal candidato Presidente e non voleva essere una scorrettezza nei confronti di nessuno, credo che fosse solo un riconoscimento per il lavoro svolto in 5 anni di Consiglio comunale”. La stessa cosa è avvenuta anche in altri Comuni della Provincia di Potenza “senza che nessuno gridasse allo scandalo”. “Tanto era opportuno evidenziare, visto che di scorrettezza non solo politica si parlava, nella consapevolezza di non aver mai ricevuto nulla dalla politica, praticata solo per passione e per senso civico. Tale condizione – ha detto ancora Coviello – mi ha permesso di effettuare, con sacrifici economici personali, le scelte in totale autonomia e nel rispetto della dignità e della coerenza personale, che nessun incarico di sottogoverno e nessuna carica politica potrà mai restituire a quanti non la costruiscono con l’operato quotidiano. Ed è per questo che sono in procinto di riprendere con ulteriore slancio l’attività di consigliere comunale di Avigliano, restando al servizio della comunità”.
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