La presidente della “Commissione regionale per le pari opportunità”, Antonietta Botta, ha annunciato una serie di incontri sul territorio. Già programmato l’incontro di Melfi, promosso dalla “Fondazione Marina Sinigaglia”, il 29 e 30 ottobre
La Commissione regionale per le pari opportunità della Basilicata esprime vivo apprezzamento per l’iniziativa della ‘Fondazione Marina Sinigaglia’ di Melfi tesa a far emergere il fenomeno e ad affrontarlo con esperti e testimonianze in collaborazione con il Centro di riferimento regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso di Chiaromonte, presidio di eccellenza per la nostra regione e, concedendo il patrocinio per tutte le iniziative previste sul tema, intende partecipare per portare il proprio contributo alla discussione. La Crpo sarà impegnata, d’intesa con la Fondazione e la Asp, nella individuazione di percorsi per allargare il confronto con tutte le Commissioni pari opportunità del Mezzogiorno atteso che l’unico centro per disturbi del comportamento alimentare nel Sud Italia risulta essere proprio quello di Chiaromonte in provincia di Potenza.
“Il valore di una donna è tutto nella sua fisicità oppure è nel suo pensiero, nella sua intelligenza, nelle sue competenze, nella sua sensibilità,nella sua dignità? Può sembrare un interrogativo che origina una risposta – puntualizza la presidente Botta – scontata ma non è proprio così se guardiamo ai modelli che ci vengono proposti, quotidianamente e da troppo tempo, dai mass-media e se consideriamo il disagio che troppe donne, soprattutto giovani e giovanissime, vivono nel tentativo di imitare tali modelli”.
“Il disagio può sfociare in malessere e trasformarsi in disturbi del comportamento alimentare che, se non curati opportunamente, possono determinare eventi drammatici. La percezione distorta del proprio corpo – sottolinea Botta – è uno degli elementi significativi che crea sofferenza in una società che ha ‘mitizzato’ la donna magrissima ed ha influenzato notevolmente i comportamenti alimentari tanto da indurre ad un rapporto errato con il cibo che sfocia nella anoressia e nella bulimia.. Marina Sinigaglia ha rappresentato un esempio di donna impegnata nella valorizzazione delle idee, della solidarietà, delle proposte operative per combattere il disagio e la Fondazione a lei intitolata ha saputo cogliere la drammaticità del problema, ne ha fatto il tema di discussione per il 2011 nel tentativo di produrre una riflessione attenta sulla tematica e soprattutto per evitare che chi vive il disagio tenda a nasconderlo”.