Dal 13 al 15 ottobre a Matera del Fadiesis Accordion Festival

Musica sacra, quasi inedita per le moderne sonorità della fisarmonica, uno sguardo all’Europa nell’incontro tra due grandi virtuosi di Parigi e Mosca del mantice e la consueta attenzione ai giovani interpreti con i vincitori del Primo Premio Assoluto nella categoria di musica da camera per ensemble di fisarmoniche nel “41° Premio Internazionale di Fisarmonica – Città di Castelfidardo”.
Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2017 del Fadiesis Accordion Festival. 
In programma a Matera dal 13 al 15 ottobre per poi proseguire dal 20 ottobre al 5 novembre in Friuli, il festival internazionale fisarmonicistico è organizzato dall’Associazione musicale Fadiesis. Giunta alla sesta edizione a Matera e alla settima a Pordenone, la rassegna per il 2017 si articolerà sul tema Sconfinamenti.
“Sconfinare è la motivazione prima del nostro progetto – spiega il direttore artistico del Fadiesis Accordion Festival Gianni Fassetta – che intende espandere le potenzialità della fisarmonica oltre la sfera folclorica entro la quale è stata relegata, per proiettarla in nuovi territori musicali e artistici: dalla musica classica a quella contemporanea, dalla musica sacra al jazz etnico”.
Ed è con il prezioso repertorio della musica sacra che si apre venerdì 13 ottobre a Matera la sesta edizione lucana del Fadiesis Accordion Festival: per la sezione Mantice Sacro la voce di Rita Ciccarone, sarà accompagnata dal clarinetto di Massimo Santaniello, dal violoncello di Francesco Ferraraini e dalla fisarmonica di Gianni Fassetta. Quattro interpreti di livello internazionale, per un concerto di musica sacra con l’inedita partecipazione della fisarmonica, qui denudata della sua popolare modernità, per accompagnare, con la purezza di un organo antico, un repertorio che attraversa cinque secoli.
“Con la disponibilità dell’Arcidiocesi di Matera – Irsina anche quest’anno apriamo il Fadiesis con un concerto a ingresso gratuito nella chiesa di San Francesco da Paola – afferma Gennaro Loperfido, referente per la Basilicata dell’associazione musicale friulana Fadiesis – rinnoviamo con il supporto di don David Mannarella quest’appuntamento risultato tanto gradito al pubblico lo scorso anno”.
La rassegna proseguirà, nelle serate di sabato 14 e domenica 15 ottobre all’auditorium Raffaele Gervasio, con due concerti d’eccezione. Alle 20,30 di sabato 14 si potrà ascoltare il duo Paris-Moscou, la fisarmonicista francese Dominique “Domi” Emorine, con l’affiatato compagno il fisarmonicista russo Romanov Jbanov. I due grandi virtuosi del mantice sapranno coinvolgere gli spettatori in un avvincente viaggio musicale tra due universi e due culture, dalla Russia alla Francia, con continue fermate in tanti Paesi d’Europa e del mondo e con irresistibili momenti di spettacolo.
Domenica 15, con inizio alle 18, l’auditorium di piazza del Sedile accoglierà i Lecce Accordion Project il trio di bayan composto da Michele Bianco, Giovanni Fanizza e Francesco Coluccia. Un trio di giovani talenti fra i vincitori del “41° Premio Internazionale di Fisarmonica – Città di Castelfidardo”. Per questi due concerti è previsto un biglietto d’ingresso di 10 euro.
“La sesta edizione del Fadiesis Accordion Festival – prosegue Gennaro Loperfido –  continuerà a Pordenone sabato 4 novembre con il laboratorio-concerto con gli Allievi del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera. Nell’ex Convento di San Francesco, in piazza della Motta a Pordenone, alle 20,45 si terrà un concerto per due fisarmoniche e orchestra d’archi a cura del Conservatorio di Matera. Si consolida così un rapporto di amicizia culturale tra il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata che riaccoglie nell’edizione pordenonese del Festival l’Istituzione musicale della Capitale Europea della Cultura 2019”.
“L’edizione 2017 del Fadiesis Accordion Festival – conclude Gennaro Loperfido – è realizzata grazie al sostegno di sponsor privati. Sono ben dodici, in questo 2017, le aziende del settore della climatizzazione che ci offrono importanti contributi. Per loro abbiamo coniato un claim che descrive le caratteristiche della loro azione a sostegno della cultura: Il clima che fa cultura. Ed è indubbio che senza il loro sostegno sarebbe stato difficile offrire al pubblico concerti di questa qualità”.

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