Danni da calamità, ai comuni 3,2 milioni

Deliberati in Giunta regionale due provvedimenti proposti dal Dipartimento Infrastrutture riguardanti gli interventi di ripristino e messa insicurezza di opere pubbliche di competenza comunale. Si va dalla sistemazione delle strade alla difesa del suolo per danni riportati a seguito di eventi calamitosi o per criticità idrogeologiche.

Il finanziamento complessivo è di circa 3,2 milioni di fondi regionali e consentirà di destinare contributi, a seguito di istruttorie predisposte durante il 2024, ai Comuni lucani che li hanno richiesti per specifiche azioni di risanamento sul territorio.

“Non scopriamo oggi che la nostra regione ha delle criticità dal punto di vista orografico e idrogeologico che vanno monitorate e contenute con interventi specifici. I Comuni, da questo punto di vista, hanno piena consapevolezza delle eventuali fragilità del territorio e possono dialogare con la Regione trovare soluzioni adeguate a problemi che insorgono. Dal nostro punto di vista, è necessario trasmettere ai cittadini l’attenzione per le necessità di ciascuna comunità con atti concreti”.

Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, pasquale Pepe.

I comuni richiedenti e destinatari dei fondi sono Abriola, Acerenza, Avigliano, Barile, Calciano, Castelluccio Inferiore, Lauria, Latronico, Montemilone, Nova Siri, San Chirico Raparo, San Martino D’Agri, Sant’Angelo Le Fratte, Sant’Arcangelo, Picerno, Ripacandida, Ruoti, Tramutola, Tricarico, Tursi.

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