“Non consentiremo che a pagare il deficit accumulato irresponsabilmente nella sanità lucana siano i cittadini e tanto meno le categorie sociali più deboli”: è quanto sostiene il segretario regionale della Basilicata della Dc Giuseppe Potenza evidenziando la “più netta contrarietà all’introduzione di qualsiasi tipologia di ticket (a partire da due euro a ricetta) e di una quota fissa per prestazioni e ricoveri ospedalieri. Le ipotesi sul tavolo dell’Assessore alla Sanità Martorano e sulle scrivanie dei partiti del centrosinistra – aggiunge – contraddicono il modello virtuoso accreditato sinora al punto da candidare la Regione Basilicata tra le tre Regioni da premiare da parte dei Ministeri alla Salute e all’Economia attraverso un “bonus” per essere riuscite a ridurre il deficit. Le Regioni – non va dimenticato – hanno la piena responsabilità sull’organizzazione del proprio sistema sanitario, ma, il livello centrale e in particolare il Ministero della Salute è chiamato a svolgere una funzione di valutazione e di monitoraggio per l’estensione e la promozione di “buone pratiche. Per il 2010, come si ricorderà, il pareggio dei conti è stato possibile impegnando l’intero ammontare delle royalties provenienti dall’estrazione petrolifera. Per l’anno in corso invece si vorrebbe puntare direttamente sui portafogli degli utenti del servizio sanitario regionale anche e soprattutto per scongiurare il pericolo del commissariamento come avvenuto già da tempo in altre Regioni. E’ l’ora della verità sui conti della sanità lucana e quindi – afferma il segretario dello Scudo Crociato – di individuare scelte coraggiose e provvedimenti in grado innanzitutto di ridurre gli sprechi, di razionalizzare gli ospedali e i servizi. Tutto ciò sempre con un occhio particolare agli anziani, ai malati cronici, alle famiglie”.
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