Anche al Senato, come è già avvenuto alla Camera, è stato costituito il gruppo parlamentare che fa capo al presidente della Camera Gianfranco Fini e che prende il nome di "Futuro e Libertà per l'Italia". Lo riferisce il sen. Egidio Digilio che è uno dei dieci componenti, sottolineando che "il numero dei senatori è destinato a crescere a partire dalle prossime settimane con adesioni non solo di parlamentari eletti nel Pdl. E' la conferma – sottolinea Digilio – che la proposta politica di Fini ha un sostegno convinto e non solo negli ambienti ex An che, come conferma l'indagine realizzata da Crespi ricerche per conto di Generazione Italia, conferma la condivisione piena da parte di quanti nel 2006 avevano dichiarato di essere elettori di Alleanza Nazionale che in quelle elezioni politiche aveva preso il 12,3% dei voti. Il nuovo gruppo parlamentare – continua Digilio – ha garantito lealtà al governo che gli italiani hanno votato, almeno fino a quando il governo resterà fedele a se stesso e al programma per il quale è stato votato. Lo stesso avverrà nelle Regioni dove siamo maggioranza come in quelle, come la Basilicata, dove svolgiamo il ruolo di opposizione che anzi farà un salto di qualità. Sono convinto – aggiunge il senatore di Fli – che la nascita dell'area politica di Fini gioverà al modo di contrastare l'attività di governo regionale e di fatto anche al Pdl accrescendo la competizione su come interpretare al meglio il diffuso malessere sociale tra le comunità lucane per far pesare di più le proteste popolari e i movimenti della società civile. Una cosa è chiara: il battesimo politico del nuovo partito non può certo essere il ribaltone. Inizia dunque una difficile partita di nervi, in cui occorrerà stare attenti a non offrire pretesti di rottura al governo, specie su punti qualificanti del programma, ma in cui al tempo stesso sarà necessario difendere le ragioni che ci hanno indotti a questa difficile scelta politica, e lavorare alla costruzione di un diverso scenario, che muova dal presupposto che il ciclo politico troppo ingessato nella leadership berlusconiana è giunto alla fine".
(bas – 04)