“In politica a Roma come a Potenza stiamo assistendo allo stesso copione con la richiesta di approvare manovre finanziarie entrambe di “lacrime e sangue” con l’unica differenza che in Parlamento dopo aver assolto al nostro senso di responsabilità chiederemo un Governo di transizione mentre alla Regione nonostante la nuova fiammata polemica del solito Belisario non mi sembra si profili alcuna novità nemmeno del cambio di un dirigente di ufficio, figuriamoci di assessori”. E’ il commento del coordinatore regionale di Fli Egidio Digilio.
“Al punto in cui siamo – prosegue Digilio – il permanere di questo Governo ogni giorno che passa è un problema per il Paese. Del resto siamo di fronte a un esecutivo, il cui presidente del Consiglio, nella settimana più difficile che il Paese abbia attraversato negli ultimi venti anni, per ragioni di opportunità, ritiene di tacere piuttosto che di rassicurare gli italiani. Il governatore De Filippo invece nella forma è molto diverso dal Premier invocando contributo e sostegno, anche perché non ha bisogno di un voto di fiducia, ma nella sostanza – aggiunge Digilio – avverte che il suo assestamento di bilancio non si tocca. Questo significa che nella sanità si intende procedere verso la distruzione del sistema privato fondamentale sul territorio per sostituire le carenze del pubblico in termini di esami di laboratorio, di riabilitazione, di prestazioni diagnostiche senza il coraggio di tagliare gli sprechi come chiedono le associazioni di categoria delle strutture convenzionate con il SSR e disponibili a fare sacrifici. Non è sufficiente lamentarsi della stretta finanziaria imposta da Berlusconi e Tremonti che sicuramente ha un suo peso per non mettere sul tavolo, senza il ricorso ad artifici contabili, i conti della spesa regionale che ha accumulato deficit perché non si sono fatte le scelte pure annunciate ripetutamente della riduzione di enti, aziende, della burocrazia e di interventi assistenziali. Ai miei tempi in Consiglio – conclude – quello dell’assestamento era l’occasione imperdibile per fare le barricate di opposizione e per spulciare in tabelle, unità previsionali e capitoli di spesa, da sempre incomprensibili, per presentare una pioggia di emendamenti e rivendicare la riprogrammazione dei fondi comunitari”.
AS-Bas