“E’ singolare la disponibilità manifestata dal presidente della Regione De Filippo a dare una mano al sindaco De Magistris per accogliere rifiuti napoletani mentre il sindaco del suo paese, Sant’Arcangelo, annuncia “barricate” e persino le dimissioni nel caso di arrivo di rifiuti, si badi bene non dal capoluogo campano, ma dal vicino Lagonegrese nella discarica del suo comune”. A sostenerlo è il coordinatore regionale per la Basilicata di Fli sen. Egidio Digilio.
“Sulla serissima questione dei rifiuti a Napoli – aggiunge – non si può fare alcuna demagogia né da parte dei leghisti e né di Governatori di Regioni come la nostra che hanno già problemi in casa propria non certo da poco. In particolare la situazione che si è determinata, nelle ultime ore, all’impianto di Lauria non consente sottovalutazioni tenuto conto inoltre che il problema del capoluogo di regione non ha trovato ancora una soluzione adeguata e che tutte le discariche comunali in Basilicata sono alla soglia della saturazione. A meno che De Filippo non pensi all’impianto Fenice che, come ha rivelato di recente il commissario Ato Rifiuti, vorrebbe ampliare la propria capacità produttiva. Ma in questo caso qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità specie – dice Digilio – di fronte ai cittadini di Lavello e del comprensorio da tempo mobilitati per sapere di più sulla situazione di inquinamento ambientale e territoriale e sui rischi alla salute e per sbarrare il programma della società di Fenice. De Filippo farebbe bene a sottrarre un po’ di tempo alla ricerca di amministratori e dirigenti da nominare in enti, società, aziende, sottraendosi dall’estenuante mediazione che va avanti da settimane, per dedicarlo alla questione rifiuti in Basilicata cominciando a convocare il sindaco del suo paese e aiutando i comuni del Lagonegrese ad individuare una soluzione da domani e per l’intera stagione estiva. Oppure chiede al collega Vendola di accogliere insieme ai rifiuti campani anche quelli di una dozzina di comuni della provincia di Potenza”.