Eco tassa regionale, Navazio presenta un’interrogazione

Il presidente di Io amo la Lucania in Consiglio regionale chiede di conoscere l’ammontare annuo del fondo incentivante tramite eco tassa nonché il suo utilizzo

Il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio ha presentato un’interrogazione sull’eco tassa regionale nella quale, partendo da un’analisi attenta della legge regionale n.6 del 2 febbraio 2001 “Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo piano”, riferendosi in particolare all’art.22 che disciplina la “Costituzione del fondo incentivante tramite eco tassa” e partendo dal presupposto che “sarebbe necessario conoscere l’ammontare annuo del fondo nonché il suo utilizzo”, chiede al governatore De Filippo di fare chiarezza proprio sull’ammontare del fondo per gli anni 2005-2006-2007-2008-2009 e 2010 e su come è stato utilizzato. Navazio, inoltre, chiede di conoscere le spese effettuate dagli Ato e dalle province in quegli stessi anni e le attività svolte dalla stessa Regione Basilicata.
La legge regionale, si legge nell’interrogazione, ha fissato l’importo del fondo facendo riferimento all’art.3 della legge n.549 del ’95 e dispone, nel comma 2 dell’art.22, che “i proventi … costituiscono il fondo incentivante destinato alle province e agli Ato secondo i criteri stabiliti dall’apposito regolamento di attuazione emanato dalla Regione, …”

“Se dell’intero fondo incentivante – si chiede Navazio – il 45 per cento spetterebbe all’Ato per l’attuazione di iniziative concernenti la raccolta differenziata dei rifiuti, ivi compresi l’acquisto di attrezzature e di mezzi di raccolta e trasporto, la realizzazione di centri di stoccaggio provvisorio, il recupero e la commercializzazione dei materiali recuperati oltre che il contributo ai comuni ad esempio per la chiusura e messa in sicurezza delle discariche o l’acquisto di cassonetti per la raccolta dei rifiuti; il 15 per cento alle Province per le attività di pianificazione provinciale del settore e la manutenzione delle aree naturali protette; la Regione, alla quale spetta il 40 per cento, come utilizza questi fondi?”

“Non sarebbe il caso – fa notare il presidente di Io Amo la Lucania – che una somma così cospicua venga impegnata per aiutare ad esempio l’Arpab nelle opere di messa in sicurezza o magari porre un’attenzione maggiore ai siti da bonificare (si pensi ad esempio a Fenice o al sito di Viggiano) piuttosto che impegnarli per lo svolgimento, come del resto stabilisce il regolamento, delle sole attività istituzionali sul ciclo dei rifiuti e per le attività di bonifica dei siti inquinati”.
Una riflessione che Navazio ha riportato anche nel corso della conferenza stampa sulla proposta di legge “Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani” presentata, oggi, insieme al primo firmatario, il consigliere Singetta dove lo stesso consigliere di Io Amo la Lucania ha tenuto a ribadire che “l’Istituzione regionale deve necessariamente dar conto in merito all’eco tassa e alla destinazione dei relativi introiti”.

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