Energia, Mollica: più chiarezza nella legislazione regionale

Mollica spiega le motivazioni alla base della presentazione, nell’ultimo Consiglio regionale “di un ordine del giorno recante una riscrittura più esplicativa ed efficace dell’articolo 9, un articolo già votato con la legge numero 1 del 2010”

“Recuperare il tempo perduto – afferma Mollica – e consentire anche alla Regione Basilicata e ai cittadini lucani di fruire degli incentivi previsti dal Conto Energia. L’ articolo 9 della legge regionale 1/2010 – spiega il consigliere Mpa – stabilisce che, per gli impianti di micro generazione con potenza nominale fino a 1 Mw, le disposizioni legislative vigenti in materia fanno salvo quanto previsto dagli articolo 9 e 10 della legge regionale n. 31 del 2008 e, quindi, sono queste le norme che si applicano per gli impianti di micro generazione fino a 999 Kwh. Durante le audizioni, in Commissione, per il Bilancio e, precisamente, quella del Presidente della Società energetica lucana, è stata confermata l’applicazione da parte dell’ente pubblico dell’articolo 9 della legge regionale 31/2008. Paradossale, quindi, la situazione creatasi, in base alla quale il settore pubblico applica la legge regionale 31/2008, mentre il privato deve essere sottoposto alla legge regionale 1/2010, così come rilevato da una nota a firma di un dirigente della Regione che riferisce ‘attualmente ai fini della trasmissione dei progetti di energia da fonti rinnovabili da presentare con Dia la normativa di riferimento è la legge regionale 1/2010 così come modificata dalla legge 21/2010’. Nell’ultima seduta consiliare – prosegue Mollica – ho ricevuto in replica da parte del presidente De Filippo la conferma di quanto da me sostenuto. Lo stesso De Filippo, infatti, ha asserito che il disguido può essere stato dovuto ad una applicazione eccessivamente rigida e burocratica da parte dell’Ufficio e, soprattutto, dal fatto che la doppia legislazione si presta ad eccessive interpretazioni”.

“Ho provveduto, pertanto – ribadisce Mollica – alla presentazione dell’ordine del giorno, approvato all’unanimità, con il quale si impegna la Giunta regionale ad emanare le direttive agli uffici competenti per dare piena applicazione alle norme di cui all'articolo 9 della legge 1/2010, che richiamando gli articolo 9 e 10 della legge regionale 31/2008 dispone che fino a 999 Khilowatt gli impianti di micro generazione energetica vengono realizzati con Dia e senza procedure di screening. Ritengo comunque un fatto positivo – conclude Mollica – che la Giunta regionale si sia aperta all’approvazione dell’ordine del giorno da me presentato volto a fare chiarezza nella corretta applicazioni di leggi esistenti già approvate e discusse e che possono aiutare a prevenire una perdita di consistenti investimenti privati sul nostro territorio ed una conseguente perdita di lavoro sia per la fase realizzativa, che nella fase gestionale degli impianti di produzione”.
 

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