“I brillanti risultati di bilancio dell’Eni, l’aumento degli investimenti previsti al 2015, le ottimistiche previsioni dell’a.d. Scaroni secondo cui la rapida crescita durerà per decenni sono tutte condizioni a favore della Regione Basilicata per aggiornare l’Intesa di Programma che risale al lontano 1998 con le royalties petrolifere ferme al 7%, più il 3% ottenuto dalla “card dell’elemosina”. E’ quanto sostiene il segretario regionale di Fli per la Basilicata sen. Egidio Digilio.
Nel sottolineare che l’Eni ha chiuso il 2011 con un utile netto consolidato salito da 6,32 a 6,86 miliardi di euro e con un risultato civilistico di circa 4,21 miliardi e che il Cda ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione del dividendo di 1,04 euro per azione, Digilio sostiene che “se invece della card carburanti i 33 milioni di euro del fondo fosse stato impiegato per intestare azioni Eni ai 220mila patentati lucani, solo attraverso il dividendo azionario i lucani avrebbero incassato una cifra di poco inferiore al valore della card, oltre ad avere in portafoglio un pacchetto azionario di 8-8200 azioni Eni, un autentico fondo di risparmio per il futuro dei figli.
Secondo i dati diffusi, Eni investira' 59,6 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, una cifra per il 75% riservata alle attivita' upstream ed in particolare ai progetti di Zubair (in Iraq), Perla e Junin 5 (Venezuela), Goliat (mare di Barents) e Kashagan. In Basilicata – continua il segretario di Fli – per proseguire i programmi petroliferi e di gas sarebbe sufficiente il 3% del resto degli investimenti programmati per garantire la realizzazione del Distretto Energetico con l’intera filiera degli idrocarburi e quindi l’insediamento di attività dell’indotto per almeno un migliaio di posti di lavoro stabili. Ma l’aspetto più importante dei conti floridi dell’Eni è l’utile aziendale e per lo Stato che deriva anche dall’estrazione di greggio lucano e che conferma – afferma Digilio – come la Regione Basilicata continua a fare beneficenza a petrolieri e Stato. Per questa ragione se non vogliamo continuare a fare beneficenza a Scaroni e vogliamo passare dalle parole ai fatti, il Governatore insieme ad un telegramma di felicitazioni per i risultati conseguiti dall’Eni chieda un incontro”.
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