Il segretario provinciale della Fai Cisl di Matera, Vincenzo Cavallo, interviene per fare chiarezza sulle voci fatte circolare artatamente da pseudo sindacalisti e faccendieri rispetto al contributo di solidarietà versato dai lavoratori agricoli e trattenuto sull’indennità di disoccupazione (qualche farneticazione parla di contributo ai terremotati d’Abruzzo).
“Il contributo di solidarietà dovuto ai lavoratori agricoli – spiega l’esponente sindacale di categoria – è stato introdotto con la legge numero 247 del 2007, entrata in vigore dal primo gennaio del 2008 ed è versato da tutti i lavoratori agricoli che hanno diritto all’indennità di disoccupazione. Esso ha la finalità di garantire la copertura dell’anno contributivo pieno ai fini del diritto e la misura della pensione. In particolar modo è utile a quei lavoratori che tra giornate di lavoro sommate a quelle figurative della disoccupazione, non facevano valere 270 giornate annue, l’anno pieno insomma. In pratica trattasi di una misura perequativa per i lavoratori del settore primario. La 247 del 2007 – prosegue Cavallo – è stata fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali, perché con tale legge si è andati a migliorare il trattamento relativo all’indennità di disoccupazione nel settore agricolo. Dal 2008 grazie a questo provvedimento si è contribuito in gran misura all’emersione dal lavoro nero, difatti con la predetta legge l’indennità di disoccupazione viene liquidata non più per un massimo di 90 giorni, ma per le giornate di effettiva iscrizione negli elenchi anagrafici dell’Inps”.
Infine il leader provinciale di categoria invita “i lavoratori affinché evitino di cadere nella “trappola” tesa da coloro che con la scusa di far presentare domande per un rimborso che non può esserci – conclude Cavallo – li attraggono nei loro uffici”
(bas – 04)