Per protestare contro il mancato pagamento delle ultime spettanze, i lavoratori del Consorzio di bonifica Alta Val d'Agri hanno manifestato questa mattina a Villa d'Agri davanti alla sede consortile, sollecitando tra l’altro “una radicale riforma del settore”. Sulla questione sono intervenuti i segretari generali di categoria di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Vincenzo Esposito, Antonio Lapadula e Gerardo Nardiello, che hanno partecipato allo sciopero e che in una nota congiunta “si appellano al neo eletto presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, affinché si ponga fine alla gestione fallimentare dei consorzi di bonifica e si riprenda il cammino consiliare per la riforma del settore”. Secondo i tre sindacalisti “dalla paralisi si esce solo rimuovendo i responsabili di anni di mala gestione e affidando il consorzio ad un commissario”. Per i dirigenti di Fai, Flai e Uila “va inoltre affrontato e risolto una volta per tutte il nodo dei lavoratori precari”. Intanto i sindacati con una lettera “sollecitano l'intervento del prefetto di Potenza, Antonio Nunziante, affinché convochi con la massima celerità tutte le parti coinvolte per risolvere le questioni più urgenti. Il lavoro – dicono ancora – non può continuare ad essere considerato una variabile indipendente: occorre porre fine allo stato di eccezionalità che è la causa principale della bancarotta e riportare il consorzio di bonifica Alta Val d'Agri nell'alveo delle regole statutarie”.
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