“Di una cosa siamo certi, è stato introdotto un meccanismo che a nostro parere non centra nulla con i veri benefici che le famiglie lucane si aspettano dalle attività di estrazione, in proporzione alle relative produzioni di idrocarburi, anzi”: Così un comunicato stampa della Federconsumatori di Matera.
“Ciò che non condividiamo è quello di cercare di far passare il bonus idrocarburi sottoposto alle periodiche speculazioni azionarie ed tante variabili indipendenti (costo del petrolio, prezzo del carburante alla pompa, le accise mobili, consumi individuali annui, etc) come un reale risparmio per i cittadini della Basilicata. Una tesi a dir poco stravagante, specialmente se messa il relazione all’obbligo di utilizzare tali fondi, ovvero i presunti 90 euro, per acquistare esclusivamente carburanti.
Un vincolo che a nostro parere, continua la Federconsumatori, non produce ricadute economiche ed occupazionali per il nostro territorio; istiga i cittadini lucani a consumare sempre più benzina, con le ovvie conseguenze negative per l’ambiente genera una surrettizia partita di giro dei 90 euro, surplus di vendita di carburante conseguente, che non porta benefici ai cittadini; buona parte dei presunti € 90,00 vincolati al rifornimento di circa 57 litri di carburante ritorna nelle tasche dei petrolieri sotto la voce “costo industriale”, ma anche all’erario attraverso l’incremento delle accise e dell’iva su tale quota di carburante.
Inoltre sul totale del fondo a disposizione per il 2011 di € 32.929.972, detratte le spese di gestione della carta (ad oggi non note) circa il 31% ritorneranno di soppiatto nelle casse delle compagnie petrolifere ed il maggior gettito per lo stato sarà del 59%. Ed al cittadino lucano cosa resta ? un giro in più in macchina ! …lo vuoi buttare”.
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