Fierro (Udc) su costituzione terzo Polo per l'Italia

"Ci sono momenti nella vita di un Paese nei quali si sente la storia passare vicino, quasi la si può toccere con mano. Ebbene, oggi la storia sta attraversando il destino dell'Italia. E' l'atmosfera che gravita intorno al nascente terzo polo per l'Italia: la si avverte, in verità, più al centro che in periferia. La domanda che nasce spontanea davanti a questo nuovo scenario politico è: "abbiamo una classe dirigente in grado di guidarci con mano ferma in questo bivio di futuro? A voler commenatre le prime esperienze di terzo Polo, fatte in occasione delle recenti consultazioni elettorali, ci vien da dire che sono poco incoraggianti, ma conoscendo i tempi e gli intrecci della politica possiamo tranquillamente asserire che ogni esperienza è utile se persegue un preciso obiettivo. Quello che intendono raggiungere, fino a prova contraria, UDC,FLI,API,MPA, mettendosi insieme". Lo afferma in una nota il presidente regionale Udc verso il Terzo Polo Gaetano Fierro.
"Oggi, in vista dell'Assemblea costituente fissata per il 22 luglio a Roma, – prosegue –  sembra che il Terzo Polo intenda rompere gli indugi e parlarsi con franchezza al fine di evitare che nasca un castello di sabbia, privo di garanzie. Nel frattempo, riteniamo che occorra sfatare il concetto che il Terzo Polo sia un'operazione di ceto politico, cioè una alleanza di gruppi dirigenti che stanno nel palazzo secondo le proprie convenienze.
E' necessario cercare nuove alleanze sociali aprendo un confronto con quei ceti maggiormente scontenti e in sofferenza che, in fondo, sono gli stessi che in fase elettorale spostano gli equilibri politici in modo più evidente.
Se questi comprendono che il Terzo polo fa sul serio e non perde tempo per sterili tatticismi personali ti seguono, in caso contrario,in caso contrario ti lasciano lungo la strada con la convinzione che si ripete la solita operazione di facciata, per intenderci quella a freddo, tra partiti che momentaneamente convivono per poi dividersi ala prima mareggiata.
Nel nostro caso, nel terzo polo, s'incontrano prevalentemente l'ispirazione cristiana, il pensiero liberale, il patriottismo nazionale e le virtù civiche repubblicane: quattro segni distintivi di idee e di azioni all'altezza della storia vissuta che devono però trovare una sintesi credibile e efficace nel confuso momento politico che attraversiamo".

BAS 05

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