“Regioni contrarie unitariamente. Nella ricognizioni malevoli inesattezze: facciamo un fondo unico anche coi soldi non spesi dai Ministeri”
“Dopo aver utilizzato i Fas come il bancomat per finanziare varie altre attività, il Governo ora ha deciso di svaligiare direttamente la cassa, mettendo su un tormentone estivo fondato su approssimazioni e malevole inesattezze che mira ad accreditare le Regioni come incapaci di spendere quei soldi”. Il presidente lucano Vito De Filippo, membro dell’ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni, replica così alle dichiarazioni del Ministro degli affari Regionali Raffaele Fitto sulle intenzioni del Governo di modificare il sistema di utilizzo dei Fas.
“Si tratta di una tesi che le Regioni hanno respinto in modo unitario, senza distinzioni politiche, contestando i dati forniti dal Ministro, che, del resto, lo stesso Cipe non osa definire più che ‘una prima approssimazione in via di verifica’. Ma di fronte a un quadro che rassomiglia più a un’ipotesi che a un fatto, il ministro fa affermazioni perentorie che non riescono a celare la vera intenzione: continuare l’esproprio a danno delle Regioni. Del resto, se il problema era quello di disincagliare i fondi bloccati, le Regioni, unitariamente, avevano accettato la sfida e avevano rilanciato proponendo la costituzione di un fondo unico alimentato dalle risorse regionali e nazionali provenienti dalla ricognizione sul mancato utilizzo da utilizzare mantenendo il vincolo della destinazione territoriale e previa intesa in Conferenza Stato Regioni. Ma il Governo non ha accettato questa ipotesi e se per i progetti regionali si accanisce a verificare le percentuali di realizzazione per revocare quanti più fondi possibili, a livello di Ministeri e direzioni centrali si accontenta di verificare l’esistenza dei soli impegni di spesa a cui, spesso, non non è seguita alcuna attività”.